Nato per il calcio, come Beethoven per la musica o Michelangelo per la pittura e l'arte in genere. Un bel terzetto, non c'è che dire, almeno secondo Pelè che sul sito della FIFA ha rilasciato questa dichiarazione: "Io sono nato per il calcio, come Beethoven nacque per la musica e Michelangelo per essere quel grande artista che fu".
"O'Rey " prosegue nell'intervista dicendo "Mio padre mi diceva sempre: tu sei nato per giocare a calcio. Hai un dono speciale, però se non ti prepari, non ti alleni e non continui a fare pratica, anche questa cosa sarà uguale alle altre". Edson Arantes do Nascimento è diventato il simbolo del calcio, nel mondo e naturalmente in Brasile. Oggi è un ambasciatore del gioco del calcio e attende come tutti l'evento che in Brasile tutti attendono, la Coppa del Mondo nel 2014.
Lui che di Coppe ne ha alzate al cielo tre, questa volta seguirà le vicende della Selecao da spettatore in patria. "Sarà una grande opportunità, non solo per il calcio. Il Brasile deve dimostrare tutto le potenzialità che ha. - ha detto Pele' - Dovremo accogliere moltissime persone e per questo dobbiamo 'crescere' come paese. Viviamo un momento economico decisamente positivo e dobbiamo cogliere anche questa occasione per crescere ulteriormente".
Parlando poi di calcio giocato, Pelè non si è per nulla sorpreso della forza del Barcellona, che nel dicembre dello scorso anno ha sconfitto 4-0 il 'suo' Santos. "Questo Barça è come il Santos della mia epoca o come il Benfica, l'Ajax, il Milan o il Real Madrid dei loro anni migliori. Sono state tutte squadre che erano un riferimento in quel preciso momento storico. La chiave vincente è quella di mantenere il gruppo unito e per molto tempo. Non è un caso che il Barcellona sia anche la base della selezione spagnola, come lo fu l'Ajax per la nazionale olandese o il Santos per il Brasile".
infobae.com
Nessun commento:
Posta un commento