Un gruppo di taglialegna ha invaso la terra natale di una tribù di Indiani Awá incontattati e "pare" che un bambino sia stato bruciato vivo. Secondo le dichiarazioni rilasciate dall’Ong brasiliana CIMI, dopo l’attacco dei taglialegna alcuni membri dei Guajajara, che vivono nella stessa area, avrebbero rinvenuto i resti carbonizzati di un bambino Awá.
Clovis Guajajara si imbatteva di tanto in tanto negli Awá a caccia nella foresta. Dal giorno dell’attacco non li ha più incontrati e per questo ritiene che la tribù possa essersi data alla fuga. Il Funai (il dipartimento agli affari indiani del governo brasiliano) ha dichiarato a Survival International di aver aperto un’indagine ma di non poter ancora confermare la morte del bambino.
Si stima che in questa regione nord-orientale dell’Amazzonia brasiliana vivano almeno 60 Awá incontattati. Per sopravvivere, gli Awá, una delle ultime tribù di cacciatori-raccoglitori nomadi del Brasile, dipendono esclusivamente dalla foresta, ma la loro terra si ritrova oggi invasa da un gran numero di taglialegna illegali e soffre uno dei più alti tassi di deforestazione di tutta l’Amazzonia.
Oltre il 30 % del territorio della tribù è già andato distrutto. “In quest’area ci sono degli Awá incontattati” ha dichiarato oggi a Survival International Luis Carlos Guajajara, “e i disboscatori stanno facendo molta pressione su di loro. La presenza dei taglialegna è molto pericolosa. Gli Indiani sono terrorizzati.”
Recentemente gli Awá hanno subito una serie di attacchi brutali. I taglialegna minacciano di ucciderli se li incontreranno nella foresta. Survival sta esercitando pressioni sulle autorità brasiliane affinché gli invasori siano espulsi immediatamente per non mettere ulteriormente a rischio la sopravvivenza della tribù.
fonte survival.it
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