martedì 10 gennaio 2012

Perù: Qoyllur Riti diventa Patrimonio Immateriale dell’Umanità

Un nuovo riconoscimento alla molteplicità della cultura peruviana. Il pellegrinaggio al santuario del Señor de Qoyllur Rit’i è stato incluso nella lista del Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità dall’Unesco. La festività è una delle più complesse al mondo, poiché vi è un sincretismo religioso tra il mondo andino e la fede cattolica.

La processione si realizza tra i mesi di maggio e giugno di ogni anno. Il pellegrinaggio consiste in una camminata di otto chilometri che ha inizio nel villaggio di Mahuayani fino al ghiacciaio di Sinakara, dove si trova il santuario del Señor de Qoyllur Rit’i. Le celebrazioni vengono realizzate nel distretto cusqueño di Ocongate, provincia di Quispicanchi, a più di 4.000 metri sul livello del mare.


Durante il pellegrinaggio, le 14 nazioni che riuniscono la hermandad del Señor de Qoyllur Rit’i, presentano più di 500 comparse. Le “nazioni” sono di diverse province di Cusco e dei dipartimenti di Puno, Arequipa, Apurímac e altre zone del paese. Partecipano alle messe, portano stendardi e ballano. Le danze che vengono presentate a Qoyllur Rit’i sono autoctone delle alture di Cusco. I costumi dei ballerini richiamano la flora e la fauna locale.

É il pellegrinaggio delle nazioni indigene più grande di America. Più di 10 mila persone arrivano a Sinakara, ai piedi della cima innevata dell’Ausangate (6362 mslm), per rendere omaggio al dipinto del Bambino Gesù. É molto simbolica la salita di un gruppo di forti Queros verso la cima del nevato in cerca della Stella delle Nevi (Qoyllur Ritt’i), che si trova rinchiusa tra le sue viscere. Di ritorno alle proprie comunità quechua, essi porteranno sulle spalle enormi blocchi di ghiaccio per l’irrigazione delle loro terre con l’acqua sacra.

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