giovedì 10 novembre 2011

I cani, importanti simboli religiosi pre-ispanici

I cani erano considerati molto più che dei semplici animali di compagnia tra le civiltà pre-ispaniche che hanno popolato il Messico e parte del Centro America, dove veniva dato loro un grande valore simbolico e profondamente vincolato alla religione. Nel XVI secolo gli spagnoli non potevano credere che gli aztechi pagassero più per una cane che per una vacca, ha commentato il ricercatore messicano Raúl Valadez, che ha realizzato una ricerca di 25 anni intorno al significato del 'miglior amico dell'uomo' tra gli aztechi, i maya e gli olmeca.

Valadez, fondatore del Laboratorio di Paleozoología dell'Istituto di Ricerche Antropologiche della Università Nazionale Autonoma del Messico (Unam), ha dichiarato che nell'impero azteco nel centro-sud del Messico, nel periodo in cui arrivarono gli spagnoli, il "dio del fuoco, Xolótl, era rappresentato come un uomo con la testa di cane.
Secondo la mitologia azteca, Xolótl proteggeva il Sol nel suo viaggio nel mondo sotterraneo durante la notte e lasciò il genere umano donandogli il fuoco della saggezza.

Di tutti i cani pre-ispanici, il più famoso è il xoloitzcuintle, l'unico veramente originario di questa terra, attualmente a rischio di estinzione e, se dotato di pedigree, dal costo che può raggiungere anche i 4500 dollari. Un'altra razza tipica è il chihuahua, per il quale però non esistono testimonianza archeologiche che possano legarlo al periodo pre-ispanico.


fonte ansa

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