Trieste ospita la 26.ma edizione del Festival del Cinema Latino Americano e nell'ambito dei diversi eventi previsti nel ricco programma, è stato assegnato al cantautore uruguayano Daniel Viglietti il Premio "Oriundi – Italia in America Latina". Negli anni scorsi questo riconoscimento è stato assegnato ai registi cinematografici Paolo Agazzi (italo-boliviano), Juan Bautista Stagnaro (italo-argentino), Toni Venturi (italo-brasiliano), Quirino Cristiani (italo-argentino) e Gabriele Zucchelli (italiano), Francisco "Pancho" Lombardi (italo-peruviano) e a Rogério Sganzerla, prestigioso cineasta brasiliano di origini veronesi. A vincere lo scorso anno è stato León Gieco, popolare cantautore argentino di origini torinesi.
Viglietti, attivo da quarant'anni sulle scene ed apprezzato a livello internazionale per i suoi brani poetici, intensi e d'impegno sociale, è di origini italiane e si è visto consegnare il Premio che il Festival di Trieste attribuisce a quanti hanno valorizzato la memoria dell'emigrazione e della presenza italiana in America Latina.
Viglietti, attivo da quarant'anni sulle scene ed apprezzato a livello internazionale per i suoi brani poetici, intensi e d'impegno sociale, è di origini italiane e si è visto consegnare il Premio che il Festival di Trieste attribuisce a quanti hanno valorizzato la memoria dell'emigrazione e della presenza italiana in America Latina.
"Mi sento molto emozionato per l'incontro con questa Italia, dalla quale viene parte del mio sangue, tra Genova, Torino, Napoli e Salerno", ha detto Viglietti, nel corso della cerimonia, ricevendo il Premio dal direttore del Festival di Trieste, Rodrigo Diaz. "Mi sento tra fratelli in questa casa del cinema e in questo Festival, che ringrazio per tutto questo lavoro, che deve continuare".
Nato nel 1939 da una famiglia di musicisti, Daniel Viglietti studiò fin da bambino chitarra classica, acquisendo una solida formazione di concertista, dedicandosi poi alla musica popolare. Negli anni '60 ha sviluppato un'intensa attività come compositore e cantante, e sul fronte militante con brani sulle lotte popolari dell'America Latina. Nel 1972, durante la repressione dei movimenti di sinistra, Viglietti fu arrestato, venendo poi liberato in seguito ad una campagna internazionale in suo sostegno, capeggiata da personalità quali Jean-Paul Sartre, François Mitterrand, Julio Cortázar e Oscar Niemeyer.
Dal 1973 esule in Argentina e poi in Francia, Viglietti rientrò in Uruguay nel 1984, dove fu accolto trionfalmente. Da allora ha pubblicato numerosi lavori, tra i quali spiccano le sue collaborazioni con Mario Benedetti, il grande poeta uruguayano con il quale condivise l'esilio. Tra le composizioni più note di Viglietti: "A desalambrar", "Canción para mi América", "Milonga de andar lejos" e "Gurisito". I suoi brani sono noti anche per le interpretazioni di cantanti di varie nazionalità, tra i quali Víctor Jara, Amparo Ochoa, Isabel Parra, Joan Manuel Serrat, Mercedes Sosa, Chavela Vargas e Soledad Bravo.
Daniel Viglietti è presente al Festival del Cinema Latino Americano di Trieste nella veste di presidente della Giuria della Sezione ufficiale a Concorso.
Nessun commento:
Posta un commento