Visualizzazione post con etichetta Diritti civili. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Diritti civili. Mostra tutti i post
mercoledì 17 ottobre 2012
J-Lo fa arrabbiare le mamme americane
Jennifer Lopez, diva di origine latinoamericana, tra le tante attività, svolge anche quella di produttrice televisiva e proprio in questa veste produce la serie tv "The Fosters", che vede come protagonista una coppia di lesbiche. Questa cosa ha fatto insorgere l'organizzazione One Million Moms che ha avviato una protesta via web.
L'associazione One Millions Moms ha anche annunciato che adirà a vie legali contro la rete ABC che trasmette la fiction prodotta da J-Lo e che, appunto, ha una coppia gay come protagonista. Secondo questa organizzazione di mamme americane, la serie tv "vuole ridefinire i concetti di matrimonio e di famiglia presentando una coppia di donne insieme ad un gruppo di bambini".
giovedì 2 febbraio 2012
In America Latina ci sono 40 delle 50 città più violente al mondo
Un triste record quello che si evince da uno studio realizzato dalla Ong Seguridad, Justicia y Paz e dal quale risulta come tra le 50 città più violente del mondo ben 40 siano in America Latina. Il gradino più alto del podio di questa triste classifica spetta a alla città hondureña di San Pedro, seguita dalla ormai 'famosa' Ciudad Juárez in Messico, che dopo tre anni di leadership perde il primato di 'città più violenta del mondo'.
Tra le prime dieci città più più violente, cinque sono messicane: dopo la già citata Ciudad Juárez , Acapulco, Torreón, Chihuahua e Durango. Lo studio è stato effettuato su città con almeno 300.000 abitanti e per le quali esiste un'informazione statistica sugli omicidi accessibile via internet. Da questa analisi è così risultati che 45 delle 50 città più violente al mondo si trovano nel continente americano e ben 40 in America Latina.
Tra le prime dieci città più più violente, cinque sono messicane: dopo la già citata Ciudad Juárez , Acapulco, Torreón, Chihuahua e Durango. Lo studio è stato effettuato su città con almeno 300.000 abitanti e per le quali esiste un'informazione statistica sugli omicidi accessibile via internet. Da questa analisi è così risultati che 45 delle 50 città più violente al mondo si trovano nel continente americano e ben 40 in America Latina.
Etichette:
America Latina,
Crimine,
Diritti civili,
Honduras,
Messico,
Onu,
violenza
mercoledì 11 gennaio 2012
La Giustizia 'seppellisce' la teoria sull'assassinio di Salvador Allende
Il giudice Carroza ha preso nelle sue mani il caso del decesso di Salvador Allende, dopo che la Corte Suprema gli aveva affidato l'inchiesta sulla morte e sulla scomparsa di 726 persone durante la dittatura del generale Augusto Pinochet, incluso quella di Allende. Un regime militare, quello di Pinochet, che fece 40.000 vittime.
mercoledì 4 gennaio 2012
In Brasile lavora più di un milione di bambini
Nonostante le misure contro il lavoro infantile messe in atto dal governo, in Brasile è ancora molto alto il numero di minori tra i 10 e i 14 anni inseriri nel mercato del lavoro. La regione più colpita è l'Amazzonia, dove questa è una pratica socialmente accettata.
In base ai dati dell'ultimo censimento effettuato in Brasile, il giornale "Folha" di San Paolo ha riportato che negli ultimi dieci anni la percentuale di bambini e adolescenti presenti nel mercato del lavoro, è sceso di meno del 10%. Il problema comunque permane, specialmente nell'Amazzonia brasiliana, dove la situazione è grave e la proporzione dei bambini lavoratori si avvicina al 10% del totale.
Tra gli obiettivi del Brasile c'è quello di sradicare completamente la 'piaga' del lavoro minorile entro il 2020, ma gli esperti hanno avvisato che per raggiungerla sarà necessario uno sforzo aggiuntivo da parte del governo, visto che il controllo attuale non prevede i minori che lavorano come domestici o in piccole aziende agricole.
In base ai dati dell'ultimo censimento effettuato in Brasile, il giornale "Folha" di San Paolo ha riportato che negli ultimi dieci anni la percentuale di bambini e adolescenti presenti nel mercato del lavoro, è sceso di meno del 10%. Il problema comunque permane, specialmente nell'Amazzonia brasiliana, dove la situazione è grave e la proporzione dei bambini lavoratori si avvicina al 10% del totale.
Tra gli obiettivi del Brasile c'è quello di sradicare completamente la 'piaga' del lavoro minorile entro il 2020, ma gli esperti hanno avvisato che per raggiungerla sarà necessario uno sforzo aggiuntivo da parte del governo, visto che il controllo attuale non prevede i minori che lavorano come domestici o in piccole aziende agricole.
martedì 3 gennaio 2012
"El brillo de tu mirada", la luce sugli orrori della dittatura argentina
A Buenos Aires, fino al 4 marzo 2012, al Centro Cultural de la Memoria “Haroldo Conti”, che si trova all'interno del perimetro della ex Escuela Superior de Mecánica de la Armada, la famigerata ESMA, luogo nel quale vennero internati, torturati e uccisi migliaia di argentini nel corso della dittatura militare , si potrà visitare la mostra "El brillo de tu mirada", particolare iniziativa che attraverso la luce esterna riflessa dagli specchi e superfici riflettenti all'interno, vuole trasmettere e condividere una memoria collettiva sugli gli orrori dei crimini di lesa umanità avvenuti durante il periodo della dittatura argentina.
"El brillo de tu mirada" utilizza specchi appartenuti a desaparecidos, vittime dei sequestri e delle violazioni di diritti umani, avvenute nel periodo della dittatura militare argentina. Non semplici specchi, ma emblemi di storie personali legate al periodo della dittatura militare, in quanto conferiti agli organizzatori da sopravvissuti o familiari delle vittime. La luce è collegata anche al concetto di calore, il calore degli amori e degli affetti familiari e amicali, negati ai prigionieri dai sequestri e dalle detenzioni nei centri clandestini. Quindi la mostra punta, in modo figurato, a far entrare il calore dei familiari delle vittime in quegli ambienti.
"El brillo de tu mirada" utilizza specchi appartenuti a desaparecidos, vittime dei sequestri e delle violazioni di diritti umani, avvenute nel periodo della dittatura militare argentina. Non semplici specchi, ma emblemi di storie personali legate al periodo della dittatura militare, in quanto conferiti agli organizzatori da sopravvissuti o familiari delle vittime. La luce è collegata anche al concetto di calore, il calore degli amori e degli affetti familiari e amicali, negati ai prigionieri dai sequestri e dalle detenzioni nei centri clandestini. Quindi la mostra punta, in modo figurato, a far entrare il calore dei familiari delle vittime in quegli ambienti.
mercoledì 7 dicembre 2011
Chiesta l'esumazione dei resti di Pablo Neruda
Il Partito Comunista cileno, nel quale militava Pablo Neruda, ha denunciato il fatto che il poeta potrebbe essere stato assassinato dai militari di Pinochet. Nel maggio scorso i giudici avevano accettato di indagare sulle cause della morte del premio Nobel per la letteratura. Il PC ha poi annunciato che solleciterà la giustizia affinchè i resti di Neruda vengano esumati dal luogo dove è sepolto, nella sua casa museo di Isla Negra, località ai margini di Santiago del Cile. Queste informazioni sono state rilasciate, nel corso di un'intervista a Radio Bio-Bio, dall'avvocato Eduardo Contreras, che ha dichiarato di voler depositare la richiesta ufficiale nei prossimi giorni.
La versione ufficiale dei fatti indica che lo scrittore è morto nella clinica di Santa Maria a Santiago il 23 Settembre 1973 a causa dello stato avanzato del cancro alla prostata che aveva colpito lo scrittore. Una morte avvenuta dodici giorni dopo il colpo di stato che rovesciò il presidente Salvador Allende.
La versione ufficiale dei fatti indica che lo scrittore è morto nella clinica di Santa Maria a Santiago il 23 Settembre 1973 a causa dello stato avanzato del cancro alla prostata che aveva colpito lo scrittore. Una morte avvenuta dodici giorni dopo il colpo di stato che rovesciò il presidente Salvador Allende.
venerdì 28 ottobre 2011
Argentina: ergastolo per Alfredo Astiz, uno dei 'simboli' delle repressioni della dittatura
![]() |
| Alfredo Astiz |
Un tribunale di Buenos Aires ha emesso la sentenza su 86 casi di persone scomparse, torturate e assassinate nell'ormai tragicamente famoso centro di detenzione dell'esercito argentino durante l'ultima dittatura argentina: l'ESMA. Sentenza che ha condannato all'ergastolo l'ex capitano della Marina Militare, Alfredo Astiz, simbolo della repressione violenta di quegli anni. Tra le tante vittime del suo 'operato' figurano anche le suore francesi Léonie Duquet e Alice Domon; la fondatrici delle Madri di Plaza de Mayo, Azucena Villaflor e lo scrittore e giornalista Rodolfo Walsh.
Astiz, 60 anni, insieme a Jorge "Tigre" Acosta e Ricardo Cavallo, ufficiali della Marina Militare argentina, sono stati condannati al carcere a vita per crimini contro l'umanità commessi all'ESMA, dove solo un centinaio di persone si salvarono delle migliaia recluse e torturate da aguzzini come Astiz.
Astiz, 60 anni, insieme a Jorge "Tigre" Acosta e Ricardo Cavallo, ufficiali della Marina Militare argentina, sono stati condannati al carcere a vita per crimini contro l'umanità commessi all'ESMA, dove solo un centinaio di persone si salvarono delle migliaia recluse e torturate da aguzzini come Astiz.
Iscriviti a:
Commenti (Atom)






