mercoledì 9 maggio 2012

FAO: stabile il prezzo degli alimenti in America Latina

Un altro segnale positivo della situazione economica generale dell'America Latina è dato anche dalla stabilizzazione del prezzo degli alimentari, fino ad ora abbastanza fluttuanti. Una considerazione  che è stata fatta dall'ufficio regionale della FAO.

L'indagine osserva che negli ultimi due anni, l'inflazione regionale si è stabilizzata, variando tra il 6 e il 7%. Anche l'inflazione annuale del settore alimentare si è stabilizzata, anche se ad un livello superiore e le sue variazioni sono state molto pronunciate negli ultimi 24 mesi. In febbraio ha toccato l'8,6%.


"L'inflazione alimentare regionale è stata superiore a quello dell'inflazione complessiva negli ultimi due anni. Nel febbraio di quest'anno, l'inflazione è stata di due punti percentuali al di sopra del tasso annuo di inflazione generale", ha detto Fernando Soto, rappresentante delle politiche FAO, che ha anche aggiunto che in Cile, Argentina e Panama, l'inflazione alimentare raddoppia rispetto alla generale.

L'indice della FAO per i prezzi internazionali degli alimenti si è incrementato dell'1& tra gennaio e febbraio 2012, ma rappresenta un livello molto inferiore a quello relativo ai prezzi delle materie prime. In America Latina, nel mese di febbraio, i tassi annuali di inflazione alimentare si sono ridotti in Bolivia, Brasile, Colombia, Paraguay e Perú. In Bolivia, il tasso annuo si è ridotto dal 4,2 all'1,8% e in Paraguay, di quasi due punti percentuali.

In Argentina e Cile il tasso di inflazione degli alimenti ha superato il 9% nel febbraio 2012. Nei Caraibi e in America Centrale, negli ultimi mesi, sia l'inflazione generale, sia alimentare, hanno subito una importante riduzione. In America Centrale, piccoli, ma significativi movimenti nell'inflazione alimentare, in Costa Rica, Honduras e Panama.

Il Nicaragua è l'unico paese della zona regionale il cui incremento del prezzo degli alimentari ha registrato più di un punto percentuale in febbraio rispetto al mese precedente. In questo modo il paese centroamericano ha presentato un livello di inflazione alimentaria in doppia cifra, dopo che era riuscito nel 2011 a passare dal 12,1 al 7,6%.

In Guatemala, Honduras e Messico i prezzi della tortilla, bene imprescindibile, ha avuto un incremento di più dell'1% rispetto al mese precedente. Di fatto, in Honduras e Messico, la tortilla è l'alimento che ha avuto la maggiore incidenza sull'inflazione generale. In Bolivia è stato invece il pollo e l'aumento di questo alimento ad incidere maggiormente sull'inflazione. In Ecuador invece è stato il pomodoro il prodotto con maggiore influenza sull'inflazione.

fonte Ansa

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