martedì 10 giugno 2014

Brasil 2014: in questo momento Scolari potrebbe diventare Presidente

Il popolo brasiliano ha una fiducia incondizionata in lui, tanto che se "Felipao" Scolari si candidasse domattina come presidente del Brasile, probabilmente vincerebbe a mani basse. L'opinione favorevole dei brasiliani sul ct della Selecao è il doppio del consenso che in questo momento ha l'attuale presidente brasiliana, Dilma Rousseff.

Secondo gli ultimi dati, sembra che l'amore del popolo brasiliano per Scolari sia pari al 68% ovvero il doppio di quello per la Rousseff, che in questo momento deve fare i conti con la protesta dilagante nel grande paese latinoamericano.



A due giorni dall'inizio del Mondiale in Brasile, la situazione è altamente instabile e proteste, manifestazioni e scioperi stanno mettendo a dura prova le istituzioni brasiliane. In questo momento però il futbol e la praticità di Felipe Scolari, sono la filosofia e la speranza che riunisce tutto il popolo brasiliano, sebbene il ct non sia per nulla votato al 'jogo bonito' tanto caro all'identità "futbolística" della nazionale brasiliana .

E mentre la Rousseff si deve rassegnare all'idea che il giorno della cerimonia di apertura del Mondiale, lo stadio Itaquerao sarà circondato di manifestanti che protestano per le inutili spese del Mondiale a discapito di risorse utili all'istruzione e la sanità, all'interno dello stadio, Scolari e la sua squadra saranno osannati nella corsa verso il sesto titolo di campioni del mondo.

Scolari non ha mai guardato in faccia a nessuno, uomo dai modi spicci e decisi. "Il capo sono io. Mi piace ascoltare il parere di tutti e parlare con i miei giocatori come fossero dei miei figli, ma alla fine decido io". Nessuna stella è protetta nella gestione Scolari e il primo ad accorgersene è stato Romario, escluso dal Mondiale in Corea nel 2002, quello che Scolari ha poi vinto.

Al di là di tutto, comunque, Dilma Rousseff, a due giorni dal mondiale e ad oltre 100 dalle elezioni presidenziali, è ancora la candidata più favorita, anche se negli ultimi tempi il grande favore raccolto tra gli elettori è andato scemando.  Dilma Rousseff e Felipe Scolari sembrano comunque andare d'accordo e questo feeling, unito ad un possibile risultato positivo della Selecao nel mondiale giocato in casa, potrebbero avere conseguenze positive anche per quanto riguarda il voto politico.

Una cosa è certa, Scolari non si candida a diventare presidente e visto l'amore dei brasiliani per lui, è già una buona cosa per la Rousseff. Il problema è se il Brasile vince il Mondiale...

fonte Ansa

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