Il numero di donne occupate e istruite è aumentato nettamente più di quello degli uomini nell’arco degli ultimi dieci anni, secondo dati del censimento del 2010 diffusi dall’Istituto brasiliano di geografia e statistiche (Ibge) che ha rilevato una popolazione complessiva di 190,7 milioni di abitanti.
La percentuale delle donne che ha avuto accesso a un posto di lavoro tra il 2000 e il 2010 è passata dal 35,4 al 43,9%; per gli uomini l’incremento è stato dal 61,1 al 63,3%. E oltre a conquistare nuovi spazi nel mercato del lavoro, in un paese guidato da una donna, Dilma Rousseff, le brasiliane hanno ottenuto decisi progressi anche nel campo dell’istruzione.
Nell’arco del decennio in esame il 9,9% dei maschi con più di 25 anni è riuscito a completare la formazione universitaria, tra le donne si supera il 12,5%. La differenza inoltre aumenta se si tiene conto anche del lavoro: l’11% dei brasiliani occupati è laureato a fronte del 19,2% delle donne.
Dilma Rousseff, presidente del Brasile |
Nello specifico, negli ultimi anni, il 35% dei finanziamenti è stato utilizzato per progetti che avevano come obiettivo lo sradicamento della povertà estrema e della fame (Obiettivo del Millennio 1), il 31% per assicurare la sostenibilità ambientale (Obiettivo del Millennio 7) e il 27% per rendere universale l’educazione primaria, con particolare attenzione alle bambine (Obiettivo del Millennio 2).
fonte cooperazioneallosviluppo.esteri.it
Nessun commento:
Posta un commento