lunedì 3 marzo 2014

Un trionfo messicano agli Oscar

Il regista Alfonso Cuaron
Nella notte degli Oscar, il Messico può festeggiare un piccolo trionfo. In testa a tutti il successo di Alfonso Cuaron come Miglior regista per il film "Gravity", pellicola protagonista di questa edizione degli Oscar e che, alla fine, ha raccolto ben sette statuette. Cuaron è il primo latino a vincere l'Oscar in questa categoria.

Gli altri due 'messicani' che hanno alzato al cielo la famosa statuetta d'oro sono Lupita Nyong'o, nata in Messico e cresciuta in Kenia, che ha vinto il premio come Miglior attrice non protagonista per la sua interpretazione nel film "12 anni schiavo"; altro premio a Emmanuel Lubezki, anch'egli messicano, per la fotografia del film 'Gravity'.


Una fase della lavorazione del
film "Gravity"
Cuaron, 52 anni, nato a Città del Messico, ha diretto sicuramente il film più 'particolare' di questa stagione e che è stato premiato forse proprio per una scelta, in parte coraggiosa. Una pellicola che si basa sull'interpretazione di due attori (George Clooney e Sandra Bullock), un'ambientazione particolare e dialoghi molto ridotti. 

Tra le pellicole dirette da Cuaron, prima di questa, anche "Paradiso perduto", con Ethan Hawke, Gwyneth Paltrow e Robert De Niro, "Y tu mamá también", dramma provocatorio e controverso sulla storia di due adolescenti ossessionati dal sesso. Il regista messicano firma anche il terzo film della saga di Harry Potter, "Harry Potter e il prigioniero di Azkaban".

Lupita Nyong'o
Lupita Nyong'o ha vinto il suo Oscar grazie all'interpretazione  della schiava Patsey in '12 anni schiavo', pellicola che si è aggiudicata l'Oscar come 'Miglior film". Per Nyong'o, 31 anni, si tratta del primo Oscar dopo che era stata premiata anche con il BFCA ovvero i premio della critica.

Emmanuel Lubezki
Infine, dopo sei nominations è arrivata la statuetta d'oro anche a Emmanuel Lubezki, soprannominato "El Chivo", premiato per la fotografia del film 'Gravity'. Nel ricevere l'Oscar, Lubezki ha detto: "Voglio ringraziare l'Academy per questo premio che desidero condividere con tutta la squadra del film e in particolare con l'amico e maestro Alfonso Cuarón. Per la sua passione, la sua creatività e la sua energia. Lo dedico anche a mia moglie, ai miei figli, ai miei amici e ai miei maestri, ma solo alcuni".

Per questo successo messicano si è complimentato, via Twitter, anche il presidente Enrique Peña Nieto, che ha voluto felicitarsi con i messicani che hanno vinto e che "fanno parte di una generazione eccezionale di cineasti messicani".

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