giovedì 27 marzo 2014

Jovanotti cancella concerto a Caracas per motivi di sicurezza

Jovanotti era atteso a Caracas il prossimo 6 aprile per un concerto, ma le tensioni politiche e sociali che sta attraversando il paese latinoamericano, hanno fatto decidere all'organizzazione dello spettacolo di annullare la data in Venezuela. 

Attraverso Facebook, lo stesso cantante italiano si è rivolto ai fans venezuelani ai quali ha espresso il suo dispiacere per non poter essere lì come previsto, ma assicurando di  che appena possibile verrà definita una nuova data.



Sulla pagina Facebook di Lorenzo Cherubini, vero nome di Jovanotti, si legge: "Mi hanno appena detto che il mio concerto a Caracas del 6 aprile è cancellato a causa delle tensioni politiche e sociali di questo periodo nel paese e in particolare nella zona di Caracas dove avremmo voluto suonare. Non ci sono le condizioni di sicurezza necessarie per il pubblico visto che il luogo del concerto è in una zona dove in questi giorni la tensione per le strade è alta e la previsione era di radunare tra le due e le tremila persone. Io sono molto dispiaciuto, ci tenevo a fare questo concerto a Caracas e volevo farlo a tutti i costi, anche affrontando ogni tipo di difficoltà e i rischi eventuali per me, ma non possiamo mettere a rischio la sicurezza vostra".

Il cantautore italiano prosegue dicendo: "La decisione di cancellare il concerto viene da parte dell’organizzazione e io mi naturalmente mi adeguo. Vi dico solo che appena sarà possibile annunceremo la nuova data, che spero potrà essere un’occasione per festeggiare un paese che ha ritrovato il suo equilibrio e il suo dialogo democratico, e soprattutto la pace. Sono con voi nel desiderio di progresso per tutti i venezuelani. Vi mando un abbraccio di fratello. Lorenzo".

Il Venezuela sta attraversando un momento molto critico contrassegnato da un'ondata di proteste contro governo di Nicolas Maduro, che dal marzo dello scorso anno è presidente del paese latinoamericano dopo la morte di Hugo Chavez. Proteste che sono iniziate il 12 febbraio scorso e che fino ad ora hanno già provocato la morte di 35 persone e centinaia di feriti.  Su questa situazione Jovantotti aggiunge: "Da fuori non posso fare altro che inviare la mia solidarietà al popolo Venezuelano che chiede giustizia sociale e garanzie di pace anche nella sua forma più effimera come un concerto di rock’n’roll".

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