giovedì 27 marzo 2014

'Pequeñas Huellas', la musica dei bambini come strumento di pace e cultura

Bambini da tutto il mondo, la musica, ingrediente universale, la passione e la caparbietà di una donna. Tutto questo da' vita ad un progetto 'magico', quello delle 'Pequeñas Huellas' (Piccole impronte), un Orchestra internazionale, formata da bambini di varie etnie che trasformano in musica la voce del mondo, una voce di pace e fratellanza.

La donna, la 'mamma' di questo progetto, si chiama Sabina Colonna Preti, musicista, insegnante di viola da gamba, che dieci anni fa mentre si trovava a Cuba ad insegnare e si è ritrovata circondata da 70 bambini da far suonare tutti insieme. Così è nata 'Pequeñas Huellas', un'idea che negli anni si è sviluppata e diffusa nel mondo.




Questo progetto culturale–umanitario, concepito da Sabina Colonna-Preti, docente al Conservatorio di Musica di Torino, è nato nel 2003, quando ha proposto all’ Ufficio Storico de L'Avana, al “Conjunto Musical Ars Longa” e all’Università di Valladolid (Spagna) di iniziare questo percorso proprio nella capitale cubana. Un progetto che ha ricevuto il sostegno di moltissimi musicisti, primo fra tutti, Claudio Abbado, grande direttore d'orchestra scomparso quest'anno, che da subito ha sostenuto l'idea di Pequeñas Huellas, spingendo la sua direttrice a contattare José Antonio Abreu, il musicista ed economista venezuelano, che ha fondato 'El Sistema', una fondazione per la promozione sociale dell'infanzia e della gioventù attraverso un percorso innovativo di didattica musicale.

Di questo progetto Abbado ha detto "Pequenas Huellas è la prova del fatto che un’espressione culturale transnazionale appartiene all’umanità intera. Attraverso i loro strumenti e le loro voci, i bambini di Pequenas Huellas superano ed abbattono le barriere culturali, etniche e religiose. Meritano l’appoggio e l’incoraggiamento di istituzioni internazionali e governi affinchè la loro voce trovi un giusto eco nel mondo intero. Mi fa piacere essere il « nonno » di questo progetto".


Da quella prima volta sono passati dieci anni e in mezzo tanti concerti in ogni parte del mondo con il sostegno dei governi nazionali, che finanziano i viaggi dei piccoli musicisti, cosa che non pare fare il governo italiano, unico in questo triste record. Una triste assenza, se si pensa che i bambini di Pequenas Huellas sono stati scelti per il Padiglione Italia in occasione dell'Expo 2015 di Milano.

Un progetto che coinvolge i bambini, ma anche gli adulti, infatti sono molti i musicisti, amici e colleghi di Sabina Colonna-Preti, che si mettono a disposizione per preparare i ragazzi nella settimana di prove che precede ogni concerto. In queste occasioni i bambini che vengono da fuori, da Paesi come Groenlandia, Corea, Eritrea, Senegal, alloggiano nelle case delle famiglie che seguono il progetto, mentre i loro rispettivi governi pagano il viaggio. 

In un'intervista all'agenzia Adnkronos, Sabina Colonna-Preti ha dichiarato: "Sono fiduciosa che le cose possano cambiare e che anche le Istituzioni decidendo di aiutarci. Al momento a Torino ci sostengono la Fondazione Agnelli e la Fondazione Compagnia di San Paolo. Attraverso la musica stiamo così adottando tutti i bambini del mondo e nella stessa Torino già stiamo integrando nell'orchestra tanti bambini di famiglie senegalesi, cinesi, nigeriane che vivono in situazioni di grande disagio nelle quali suonare uno strumento insieme a tanti altri bambini può fare moltissimo. Sono ormai 12 le scuole formate finora e adesso il ministero dell'Istruzione ha investito in uno dei nostri progetti, intitolandolo 'Crescere in orchestra' con l'intento di sperimentare questo sistema educativo".

L'Orchestra 'Pequeñas Huellas' e la sua direttrice continuano il loro viaggio e sl sito ufficiale di questa grande piccola orchestra si legge: "Solamente forgiando questa grande catena, costituita dai bambini del mondo, attraverso la musica dei bambini, potremo commuovere il cuore dell’umanità adulta e avremo la speranza di preparare la pace per le prossime generazioni. Questa è la grande rivoluzione e sono i bambini il lievito del mondo nuovo che verrà".

fonte quintavenida.it

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