L'incendio dell'Arena Pantanal, stadio di Cuiabá, una delle sedi dei Mondiali brasiliani, è un fatto che risale all'ottobre scorso, ma il governo dello Stato del Mato Grosso, non l'ha 'pubblicizzato' troppo, tanto che ora, come riporta l'agenzia Reuters, i danni strutturali subiti dall'impianto potrebbero mettere a serio rischio il suo utilizzo per l'appuntamento Mundial.
La Fifa naturalmente sta organizzando un'ispezione per cercare di capire e valutare l'entità del danno e se lo stadio è stato messo in sicurezza dopo, che nello scorso dicembre, la Segreteria Straordinaria della Coppa del Mondo 2014 aveva richiesto interventi immediati, senza ricevere nessun feed back.
"Fino ad ora è stato impossibile ottenere una buona informazione sullo stato dello stadio. Garantiamo che nessuna partita si giocherà all'Arena Pantanal fino a che la sicurezza non verrà completamente assicurata", ha detto un rappresentante del Ministero dei Lavori Pubblici brasiliano. Dopo la richiesta di dicembre e la mancata risposta, è chiara l'intenzione di nascondere le informazioni.
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| Delia Fischer (FIFA) |
"La perdita di resistenza di alcuni elementi della struttura può compromettere la stabilità dell'intera struttura ed è per questo che è necessario, urgentemente, un test per verificare i danni reali all'impianto", si legge in un comunicato del Ministero. A sua volta, Delia Fischer, portavoce della Fifa, ha dichiarato che "Non avevamo assolutamente conoscenza dei danni causati dall'incendio ed è chiaro che saranno effettuate nuove ispezioni, tenendo conto di queste ultime informazioni provenienti dal Ministero dei Lavori Pubblici".
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| L'Arena Pantanal come dovrebbe essere, secondo il progetto per il Mundial |
La Mendes Junior, impresa costruttrice responsabile dei lavori all'Arena Pantanal, assicura che non esistono danni strutturali e che le partite in programma nello stadio di Cuiabà non corrono nessun rischio. In questo impianto, che si trova nella capitale del Mato Grosso, il prossimo mese di giugno sono in programma: Cile-Australia (13 giugno), Russia-Corea del Sud (17), Nigeria-Bosnia (21) e Giappone-Colombia (24).
Un'altra tegola non da poco per l'organizzazione di questi sofferti Mondiali brasiliani, già colpiti da tragiche morti di operai all'interno di alcuni stadi, forti ritardi nella costruzione o ristrutturazione degli stessi, una diffusa e violenta protesta pubblica. Se questa doveva essere una prova generale per l'appuntamento delle Olimpiadi 2016, i segnali non sono certo positivi.
fonte infobae.com
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