mercoledì 11 dicembre 2013

In Argentina scoperto il bagno pubblico più antico del mondo

Un enorme 'bagno pubblico' risalente all'epoca dei primi dinosauri è stato scoperto nel nord est dell'Argentina. In questa zona, un gruppo di ricercatori, ha infatti trovato migliaia di escrementi fossilizzati, 'opera' di grandi animali erbivori simili ai rinoceronti. Un luogo, vecchio di 240 milioni di anni, che mostra come i rettili primitivi condividessero i terreni per espletare le loro necessità.

Lo sterco trovato dagli scienziati contiene informazioni importantissime su come fosse la dieta preistorica di questi animali, le malattie delle quali soffrivano e di che tipo di vegetazione ci fosse intorno a loro. Il tutto viene riportato in uno studio pubblicato sulla rivista Scientific Reports.

Chanares, luogo della scoperta
Elefanti, antilopi, cavalli sono alcuni degli animali moderni che defecano in spazi sociali e questo sia per marcare il territorio, sia per evitare la propagazione dei parassiti. In ogni caso nulla puà essere comparato con l'enorme distesa trovata dai ricercatori e che fa dire, a buon diritto, che si tratta del bagno pubblico più antico del mondo. 

Ubicata su sette grandi appezzamenti di terra a Chañares, nella provincia di La Rioja, gli scienziati hanno trovato feci fossilizzate lunghe fino a 40 centimetri e di vari chili di peso. Alcuni escrementi avevano una forma allungata, altri erano degli ovali perfetti, di vari colori dal grigio al viola scuro.

Dinodontosauro
In base delle ricerche effettuate, sembra che i 'responsabili' di questa distesa non proprio profumata, siano stati i Dinodontosauri, erbivori di grandi dimensioni molto simili all'attuale rinoceronte. "Solo questa specie poteva produrre escrementi così grandi. Abbiamo ritrovato anche delle ossa sparse per tutta la zona", ha detto Lucas Fiorelli, uno dei ricercatori.

Luperosuchus
Lo scienziato ha spiegato che i dinosauri sceglievano strategicamente la zona dove 'espellere' e che era sempre lontano da quella scelta invece per mangiare, dimostrando che anche per loro valeva il detto "Dove si mangia non si fa la cacca". Una scelta intelligente, ma che aveva un risvolto negativo, perchè in base alla quantità di feci lasciate nella zona, i predatori di questi dinosauri, come  il Luperosuchus, un carnivoro simile al coccodrillo, potevano rendersi conto di quanto grande fosse la mandria da attaccare.

I coproliti ovvero le feci fossilizzate preistoriche non sono certo una novità, ma il ritrovamento di una tale quantità e tanto antica, oltre che ben conservata, è abbastanza inusuale. Fiorelli ha spiegato che una cappa di cenere vulcanica ha contribuito alla conservazione di questi reperti, che si sono trovati come in una capsula del tempo. 

Un ritrovamento del genere, al di là dei facili umorismi, rappresenta una scoperta scientifica molto importante, perchè dall'esame di questi reperti si può analizzare e ricostruire un'epoca cruciale nella storia dell'evoluzione. Qui vivevano i primi rappresentati di una specie che può essere considerata come i nonni dei dinosauri e anche attraverso questi fossili si può 'sbirciare' in quell'ambiente ora scomparso, ma che ha visto crescere i dinosauri.

fonte BBC Mundo

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