lunedì 11 novembre 2013

Anche i drammi dell'America Latina nelle foto di Nino Leto in mostra a Milano

Alla Casa delle culture del mondo a Milano, fino al 24 novembre è in programma la mostra "Nino Leto – Antologia di un fotoreporter", curata dall’Archivio Fotografico Italiano e che rappresenta il primo appuntamento della rassegna "Fotografia e giornalismo", che intende approfondire il mestiere di fotogiornalista attraverso l’esperienza di alcuni protagonisti del passato e di giovani emergenti free-lance.

La mostra è composta da immagini stampate in fine art, in vari formati, che ripercorrono trent’anni di reportage fotogiornalistici dell’autore come inviato di guerra,
che l'hanno portato sui fronti più caldi, tra i quali il conflitto libanese, la guerra in Salvador, gli scontri in Nicaragua, la presa di Kinshasa in Congo e la tragedia del Ruanda.

Testimone attento dei fatti del mondo, Nino Leto occupa, con il suo importante percorso professionale, un posto di grande e riconosciuta reputazione tra i protagonisti della fotografia italiana. Ha collaborato con l’agenzia Farabola; fino all’84 ha lavorato per la Rizzoli Editore, poi Epoca e Famiglia Cristiana. 

Ha seguito per dieci anni i conflitti nei Balcani, dove ha seguito l’evolversi degli scontri e lo sfaldarsi della Jugoslavia. In questi ultimi anni e’ stato diverse volte in Irak, dove ha fotografato i bambini, gli uomini e le donne stremati dall’embargo e dalla guerra, firmando con le sue immagini copertine e servizi su importanti testate del settore. 

I lettori, attraverso i suoi scatti hanno conosciuto le vie della droga, dalla Bolivia all'ex Birmania, dalla Colombia al Triangolo d'Oro e hanno compreso il dolore delle vittime dello Tsunami. Leto testimonia, con le proprie immagini, le esperienze della vita e l’inconcepibilità delle diverse culture, costringendo il pensiero ad andare oltre, ad abbandonare ogni stabile certezza. 

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