mercoledì 15 maggio 2013

Marzabotto ospita una lapide commemorativa dei desaparecidos uruguaiani


Nello scorso mese di aprile l’Ambasciatore della Repubblica Orientale dell’Uruguay Gustavo Alvarez, insieme al Console Onorario dell’Uruguay per l’Emilia-Romagna, Giorgio Rinaldi, ha scoperto una lapide nel Sacrario di Marzabotto, famosa cittadina sull’Appennino bolognese, a ricordo dei detenuti uruguaiani scomparsi nelle carceri durante il periodo della dittatura militare.

Una presenza simbolica in una città come Marzabotto diventata  simbolo delle vittime di tutte le atrocità commesse a danno di inermi cittadini. In questa località dell'Appennino emiliano, vennero trucidate dai nazisti con le complicità fasciste, verso la fine della II Guerra Mondiale, circa 1380 persone, tra cui famiglie intere e molti bambini. 




La cerimonia, fortemente voluta dal Console Onorario Rinaldi, ha inteso rimarcare che esiste un “filo nero” che unisce tutte le dittature e criminali ovunque essi si trovino e in qualunque tempo agiscano. In Uruguay centinaia di persone innocenti furono torturate e uccise solo per il loro credo politico

Questa manifestazione, alla quale hanno partecipato rappresentanti delle Autorità Civili e Militari di tutta la Regione Emilia-Romagna e il Presidente del Comitato per le Onoranze ai Caduti di Marzabotto Valter Cardi, ha contribuito non poco a rafforzare i legami tra i popoli dell’Uruguay e dell’Italia e a far conoscere il dramma dei desaparecidos uruguayos.

fonte Aise

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