lunedì 14 gennaio 2013
Addio ai vagoni centenari della metro di Buenos Aires
Buenos Aires, nel 1913, è stata la prima metropolitana dell'emisfero sud, l'amata "subte" dei cittadini della capitale argentina, i cui vagoni centenari in funzione sulla linea A si preparano con tristezza, ma con grande gloria e molte polemiche, ad essere dismessi.
La linea A, che corre sotto la Avenida de Mayo e verso Rivadavia,"la strada più grande del mondo", secondo un mito porteño, è costituita da 16 stazioni che saranno chiuse per consentire la sostituzione degli antichi vagoni con quelli nuovi forniti dall'azienda cinese Northern Locomotive e Rolling Stock Industry.
Il governo della città, guidato dal conservatore Mauricio Macri, promette che a differenza delle romantiche, ma vetuste vetture in legno, ancora in uso oggi e che erano state costruite da un'azienda belga nel XX secolo, La Brugeoise, le nuove vetture saranno tecnologicamente avanzate e tutte dotate di aria condizionata.
Il problema di questa sostituzione e che ha sollevato non poche polemiche, è che i lavori per il 'ricambio' dei vagoni richiedono circa 60 giorni di chiusura della linea, cosa che ha scatenato le proteste degli utenti già 'colpiti' da interruzioni e tagli del servizio pubblico. Inoltre l'ammodernamento della linea comporta l'aumento delle tariffe di trasporto, che saranno praticamente raddoppiate: ora un biglietto costa 2,50 pesos e sarà portato a 5 pesos.
Un altro motivo che ha scatenato polemiche è quello del futuro dei vecchi vagoni traballanti e pieni di scricchiolii, certamente insicuri, ma dal grande valore storico. Un secolo fa, proprio questi vagoni, hanno consentito a Buenos Aires di entrare nell'esclusivo gruppo di città (New York, Amburgo, Londra e Budapest) ad essere dotate di un treno urbano sotterraneo.
Una polemica e protesta che è arrivata anche sui social network dove gli utenti hanno proposto che i vecchi vagoni in legno vengano utilizzati durante il servizio notturno o in occasione di viaggi 'speciali'.
fonte Ansa
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