venerdì 14 dicembre 2012

"Figli del paesaggio", il dramma dei dispersi colombiani


Alla XV edizione del Festival Internazionale della poesia di Trieste, che si è svolto nei primi giorni di dicembre, è stato presentato il libro dell'autrice colombiana Maria Matilde Rodriguez, "Hijos del paisaje" (Figli del paesaggio).

Il libro è dedicato  alle decine di giovani che scompaiono in alto mare, nel viaggio che li spinge dall'arcipelago colombiano di San Andres, Providencia e Santa Catalina fin sulle coste messicane.  Un intreccio di prosa e poesia, per trasmettere il dramma che "vive ogni famiglia dell'arcipelago che perde un figlio in questo viaggio", come ha spiegato la stessaautrice.


Il popolo ritratto è lontano geograficamente e culturalmente dai continenti, tutelato nella sua originalità etnica e linguistica, con una cultura in parte penalizzata dal suo isolamento. La scomparsa di un giovane sulla rotta di una vita migliore è spesso "motivo di vergogna per i suoi cari", ragion per cui le denunce "sono meno dei casi realmente accaduti"

Attraverso una narrazione in prima persona, Rodríguez racconta il percorso doloroso "di chi attende un ritorno che non si produce". Da anni residente nelle isole, l'autrice ci trasporta in una realtà, quella del mare, il cui pensiero difficilmente può essere compreso da chi vive sulla terra ferma: "È un universo differente, con un sistema economico indipendente e con regole e comportamenti spesso dimenticati". 

"Figli del paesaggio", è stato tradotto in italiano da Gaetano Longo, console onorario della Colombia a Trieste, poeta, direttore artistico del premio di poesia, nonché traduttore - tra gli altri - di lavori di Alvaro Mutis. 

fonte ilvelino.it

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