giovedì 20 dicembre 2012

A Genova la prima edizione dell'Ecuador Festival


Arte, cultura ed economia i temi che sono stati trattati nei giorni scorsi a Genova nella prima edizione dell’Ecuador Festival, manifestazione dedicata alla cultura e alle tradizioni dell’Ecuador, con particolare attenzione per il cinema.

Tre giornate che hanno visto alcuni luoghi del capoluogo ligure ospitare una serie di eventi, cinema, conferenze e mostre che si sono svolti tra Villa Bombrini, Palazzo Ducale, la biblioteca Berio e il Centro Civico Buranello. La crescita del movimento cinema nel paese ecuadoriano ha convinto gli organizzatori a dare molto spazio alla filmografia con cortometraggi e lungometraggi di ottima qualità.



Nelle giornate dedicate al cinema sono stati presenti anche Javier Andrade, regista di “Mejor non Hablar (de Cierts Cosas)”, e Tito Jara, autore di “A Tus Espaldas”, pellicola che ha registrato uno dei più grandi successi al botteghino del cinema ecuadoriano negli ultimi anni.

Interessante anche il programma delle conferenze che hanno affrontato svariati temi dall'economia all'immigrazione. Interessante è stata quella dal titolo “Ecuador economia: dalla presa di posizione nei confronti del Fondo Monetario Internazionale al principio del - Buen vivir -, modello economico con prospettiva umana”, che ha visto l'intervento dell'Ambasciatore dell'Ecuador in Italia, Carlos Vallejo Lòpez. Un altro evento ha visto la presentazione da parte del Dipartimento di Lingue e Culture Moderne dei risultati della ricerca condotta “L’immagine dei latinoamericani nei quotidiani genovesi. Analisi linguistico-pragmatica e prime analisi di un corpus “2003-2009”. 

Per quanto riguarda le mostre quella della "biblioteca ecuadoriana” con 250 volumi sulla cultura ecuadoriana; “Educare allo sviluppo. Ecuador Femina. Immagini più che parole”, mostra fotografica con una ventina di scatti che narrano storie di migrazione e di vita attraverso gli occhi del genere femminile.
Infine “Migrantes”, mostra dell’affermato pittore Sigifredo Camacho Briceño.


fonte viveregenova.comune.genova.it

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