venerdì 9 novembre 2012

Un libro di Daniel Barenboim esamina musica, etica ed estetica


Il musicista e direttore d'orchestra argentino-israeliano Daniel Barenboim riflette sul potere della composizione e interpretazione musicale nel "La musica è un tutto - Etica ed estetica", suo ultimo libro uscito in questi giorni in Italia ed edito dalla Feltrinelli.

"Come si spiega che mostri del calibro di Hitler e Stalin si commuovessero fino alle lacrime ascoltando musica? Chiaramente avranno associato l’emozione umana a qualche aspetto della musica, omettendo al tempo stesso di stabilire un legame tra la sfera etica e quella estetica." scrive Barenboim, che mostra così la sua visione di musica, etica ed estetica che dialogano continuamente a diversi livelli.



"La relazione tra etica ed estetica o, per dare un esempio più concreto, tra la comprensione della vita e la comprensione della musica, ha conseguenze terribili per una società che soffre ogni giorno di più degli effetti alienanti della specializzazione", continua Barenboim.

 "Non c’è limite a quello che ci può insegnare la musica, se siamo disposti a conoscerla nel profondo e a non segregarla al di fuori della nostra sfera intellettuale. La musica è stata confinata per lunghi anni in un regno remoto di piacere e di evasione, partendo dal presupposto che non avesse niente da dire alle nostre aree cerebrali preposte ai pensieri o alla vita di tutti i giorni. Triste stato di cose per tutti i diretti interessati!", si legge nelle pagine del libro del musicista, nato a Buenos Aires da genitori russi di origine ebraica.   

fonte Ansa

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