lunedì 12 novembre 2012

Brasile: gli Awa escono dalla foresta e arrivano fino a Brasilia


Quindici membri della tribù più minacciata della terra, hanno compiuto un viaggio senza precedenti fino alla capitale del Brasile per sollecitare il governo a sfrattare gli invasori illegali e proteggere la loro terra. Dopo aver lasciato le foreste in cui vivono in semi-isolamento nello stato del Maranhão, in tre giorni gli Awá hanno percorso 2.000 chilometri in autobus giungendo fino al centro di Brasilia.

Per molti di loro si è trattato del primo viaggio in assoluto verso la capitale. Gli Awá hanno affrontato il viaggio per confrontarsi con i funzionari governativi che continuano a ignorare i loro appelli e le oltre 41.000 e-mail di protesta generate dalla campagna di Survival International. Gli Indiani hanno manifestato davanti al Ministero della Giustizia brasiliano, l’organo competente in grado di metter fine all’allarmante distruzione della loro terra.


Per tutto il resto della settimana, gli Awá hanno parte a numerosi meeting insieme ad altri popoli indigeni. Il loro viaggio è stato sostenuto dal CIMI, un’organizzazione brasiliana per i diritti indigeni. Il disboscamento illegale ha lasciato gli Awá, una tribù di 460 persone, accerchiati e incapaci di continuare a vivere come una delle ultime tribù di come cacciatori raccoglitori rimaste al mondo. Circondati dai coloni illegali e impossibilitati a mantenere il loro stile di vita autosufficiente, gli Awá sono sempre più disperati.

Secondo un recente rapporto dell’istituto di ricerca Imazon, tra il 2009 e il 2011 il territorio degli Awá ha perso più foreste di qualsiasi altra riserva indigena: il 3,5% della sua area complessiva. Il taglio illegale e continuo del legno è già responsabile della distruzione del 30% della foresta pluviale di uno dei quattro territori awá.

Secondo i dati satellitari dell’agenzia di ricerche spaziali INPE, tra agosto e settembre la riserva di Arariboia (dimora di circa 60 Awá incontattati) è stata una delle tre riserve indigene che hanno subito gli incendi più gravi appiccati dai taglialegna. “I taglialegna finiranno col distruggere tutta l’area” ha raccontato un Awá a Survival. “Stanno abbattendo gli alberi e distruggendo ogni cosa. Scimmie, pecari e tapiri stanno fuggendo altrove. Non so cosa ci resterà da mangiare.”

“Gli Awá hanno sopportato per decenni furti di terra e uccisioni per mano di spietati invasori” ha commentato Stephen Corry, Direttore Generale di Survival. “Recandosi a Brasilia, hanno affrontato direttamente i loro problemi, facendo arrivare la loro voce in tutto il mondo. Per il governo brasiliano sta diventando sempre più difficile ignorare il clamore della protesta internazionale per l’invasione del territorio awá: la sua reputazione è appesa a un filo.”

fonte survival.it

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