lunedì 23 luglio 2012

In Uruguay boom della letteratura dedicata al calcio


Indubbiamente i 'successi' della Celeste, la nazionale uruguayana, giunta quarta agli ultimi Mondiali in Sud Africa e vittoriosa in Copa America in Argentina, hanno contribuito alla crescita della produzione letteraria dedicata al calcio, che in Uruguay, insieme al carnevale, è una delle maggiori passioni del paese.


Una situazione favorita anche dalle ottime prestazioni anche a livello di club cone quella del Penarol nell'edizione 2011 della Copa Libertadores e quella del Nacional, recentemente vittorioso nel campionato uruguaiano. Una delle pubblicazioni più recenti è "El camino es la recompensa", scritto dall'ex cestista Horacio "Tato" López, che racconta una serie di chiacchierate con il ct della Celeste, Oscar Tábarez, che oggi è una delle figure più ammirate in Uruguay.



Nelle pagine del libro, Tabarez dice che "il futbol, comunque si giochi al massimo livello professionale, al masimo livello di elite, non deve mai perdere la caretteristica di gioco, perchè questo è quello che lo vincola alla creatività, alla capacità di affrontare l'avversario, il fatto imprevedibile e fa prendere le migliori decisioni".


Tra i libri pubblicati dopo il Mondiale sudafricano, quelli più venduti sono stati "Vamos que vamos", di Ana Laura Lissardy, con i profili di ogni giocatore della nazionale; "Yo estuve ahí" di Alejandro Figueredo; "Leones celestes" scritto da Atilio Garrido, che contiene la biografia del capitano Diego Lugano e del goleador del Napoli, Edison Cavani.


Diversi anche i testi dedicati ai club come i recenti "A lo Peñarol, la pasión nunca se pierde" di César Bianchi e "Héroes de Nacional" di Gerardo Bassorelli, che nel suo libro cita anche l'ammirazione degli scrittori Mario Benedetti  e Eduardo Galeano per l'attaccante argentino Atilio García, che faceva parte della storica formazione del Nacional del quinquennio d'oro dal 1939 al 1943 ed è stato il miglior marcatore in assoluto del club uruguaiano.


Per Bassorelli, attualmente ci sono solo due giocatori che potrebbero ottenere il ruolo di idoli memorabili e sono il "Chino", Alvaro Recoba, e l'attaccante "Cacique", Alexander Medina.


fonte Ansa

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