mercoledì 20 giugno 2012

Il ‘Dalai Lama della foresta’ si appella al Rio+20 per salvare gli Awá


Davi Kopenawa Yanomani,
il 'Dalai Lama della foresta'

Davi Kopenawa Yanomami, il “Dalai Lama della foresta” ha rivolto un appello urgente ai governi che parteciperanno alla Conferenza Rio+20: chiede che diano il loro contributo per salvare la tribù più minacciata del mondo, facendo pressione sul governo brasiliano perché fermi al più presto il disboscamento illegale.


In un discorso che anticipa la conferenza dell’Onu, il leader indigeno ormai famoso in tutto il mondo, ha detto che l’unico modo per garantire la sopravvivenza della tribù degli Awá è proteggere in modo consono i loro diritti territoriali. Ha descritto gli Awá come suoi “fratelli”, aggiungendo che “essi stanno assistendo alla deforestazione della loro terra, che avviene a un ritmo più veloce di qualunque altra tribù in Amazzonia". 



"Quanto tempo ancora dovrà passare prima che il governo agisca per rimuovere i coloni, gli allevatori e i taglialegna illegali e protegga adeguatamente le loro terre?” ha aggiunto Davi che è diventato famoso a livello internazionale dopo avere condotto una lunghissima campagna per salvare il suo popolo dallo sterminio.


Il portavoce degli Yanomami si recherà alla Conferenza di Rio, e ha esortato tutti i partecipanti a “chiedere al Presidente del Brasile quando pensa di prendere dei provvedimenti”. In coincidenza con l’apertura di Rio+20, gli Awá hanno diffuso un loro video in cui chiedono al governo del Brasile di fermare la deforestazione.


Rivolgendosi al Ministro della Giustizia, in uno dei messaggi Amiri, un uomo Awá, dichiara: “Anche noi siamo persone, non ci può abbandonare. Lei può aiutarci a espellere quegli uomini, i taglialegna… Lei ha il potere di rimuoverli e mandarli via dalla nostra terra.”


La campagna di Survival per salvare gli Awá ha indotto uno dei procuratori dello stato del Maranhão a ordinare un’indagine per individuare i responsabili dell’invasione. Tuttavia finora non sembra che i taglialegna illegali chiamati a render conto alla giustizia siano stati tanti. Marta Azevedo, il nuovo presidente del FUNAI (il Dipartimento brasiliano agli affari indigeni), ha riconosciuto “l’estrema vulnerabilità” di questo territorio nel corso di un recente viaggio nel Maranhão. Ha dichiarato che la regione è una priorità assoluta.


“Se abbiamo imparato qualche cosa dal Summit della Terra del 1992, è che le buone intenzioni non valgono nulla se non sono seguite da azioni concrete” ha detto Stephen Corry, direttore generale di Survival International. “Le autorità brasilane devono mantenere la parola: se la loro terra non sarà protetta, tra 20 anni gli Awá non saranno più qui.”


fonte survival.it

Nessun commento:

Posta un commento