martedì 10 aprile 2012

Yungas Road, la strada più pericolosa al mondo

Unisce la capitale della Bolivia, La Paz, con los Yungas, nel nord est del paese. Ha una così grande e pessima fama che negli Stati Uniti esiste un videogioco, 'Extreme Trucker', dove un conducente deve sopravvivere passando proprio attraverso questa strada. Si tratta della Yungas Road ovvero quella che viene definita come la strada più pericolosa al mondo.

Una strada costellata di lapidi, come quella nella zona di Challa dove si legge: "Tragico incidente dove persero la vita 44 persone". Una strada che tutti i conducenti conoscono come "carretera de la muerte" e dove si registrano 100 morti all'anno.


Questa strada così 'famosa' nasce a La Paz, a 3.600 metri di altezza, viaggia nella direzione nord-est fino a La Cumbre, nella Cordigliera Orientale delle Ande, a 4.000 metri, quindi scende verso le cittadine di Yolosa, Coroico, La Asunta, Chulumani e Caranavi fino a 600 metri di altezza, per dividersi in tanti rami che raggiungono  le cittadine della zona di Yungas, uno dei maggiori centri di coltivazione di coca.

In totale sono 400 chilometri di autentico pericolo: curve strette, precipizi fino a 400 metri di profondità, passi angusti, ponti e cascate che piombano direttamente sulla strada. In questa strada trafficatissima non è possibile per due automezzi passare uno in fianco all'altro, ma uno deve fare retromarcia fino al punto nel quale può far passare l'altro. Spesso uno dei due conducenti deve guidare l'altro nelle manovre, mentre i passeggeri sugli autobus restano affidati a ... Dio.

Spesso i conducenti si fidano troppo, utilizzando solo gli specchietti retrovisori, rischiando manovre che possono essere fatali, come quella che il 27 giugno 2002, a Challa, 110 km a nord est di La Paz, provocò il più grande incidente nel trasporto pubblico in Bolivia, con 44 morti per la caduta nel burrone di un autobus.

"Questa è una strada maledetta perchè ci sono sempre incidenti, ha moltissime curve, piove spesso, c'è nebbia, ed è strettissima", ha detto ai microfoni dell'Ap Daniel Sánchez, guidatore dei taxi tra La Paz e Caranavi, una delle principali cittadine di ingresso all'Amazzonia boliviana.

Solo un tratto di 90km è asfaltato, ma per il resto è in terra battuta che mal sopporta i forti temporali che si abbattono in questa zona del paese e che spesso cede sotto il peso dei pesanti autocarri. Questa strada è spesso sotto piogge intense, basse temperature e nebbia, tutti elementi che ostacolano la visibilità dei conducenti fino a 10, 15 metri. La velocità deve essere 20, massimo 30 km/h, ma purtroppo spesso ci sono degli irresponsabili.

I primi 40 chilometri della Yungas Road furono costruiti all'inizio degli anni '30, utilizzando prigionieri paraguaiani della guerra tra i due paesi tra il 1932-1935. Più tardi i successivi governi fecero costruire altri tratti di questa strada, adattando per i veicoli dei vecchi sentieri usati fin dall'epoca incaica e che servivano per il trasporto delle foglie di coca e altri prodotti agricoli ai mercati di La Paz.

Il tratto più pericoloso di questa strada è La Cumbre-Unduavi-San Juan-Yolosa, 67 chilometri che cominciano a 4000 metri di altezza per terminare a 1200, ma fortunatamente il traffico si è molto ridotto dopo che è stata costruita una strada alternativa tutta asfaltata e molto più ampia.

Alcuni però trasformano questa strada in una sfida all'avventura. Decine di turisti utilizzano ogni giorno questa strada che tutti conoscono come "camino de la muerte" e lo fanno in bicicletta in una sorta di sport estremo, diventato anche una sorta di business per alcune imprese locali. "E' una strada incredibile, molto emozionante e in una natura bellissima", ha detto il tedesco Max Menzel, 29 anni, studente in legge a Bonn, e che ci ha messo quattro ore a coprire l'intero percorso insieme ad alcuni amici.

Tornando alla viabilità della Yungas Road, un maggiore controllo e il divieto di viaggiare di notte, hanno sicuramente ridotto gli incidenti. Secondo la Polizia Stradale, nel 2011 si è verificata la minore quantità di incidenti degli ultimi anni:  116 incidenti che hanno provocato 29 morti e 155 feriti. Un media decisamente 'migliore' di quella di 100 morti all'anno.

Fonte Afp


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