I brasiliani con eccesso di peso, inteso come indice di massa corporale (IMC) superiore a 25, sono il 48,5% della popolazione contro il 43% relativo all'anno 2006. Gli adulti obesi sono cresciuti dall'11% del 2006 al 15,8% nel 2011, come riporta il comunicato del Ministero.
Il ministro Alexandre Padilha ha negato però la tesi che l'aumento del potere d'acquisto delle famiglie brasiliane negli ultimi anni sia la causa anche dell'aumento dell'indice di obesità. "Le abitudini alimentari non sono cambiate negli ultimi sei anni, non è stato in questo periodo di tempo che è cresciuto il consumo di latte intero e di carne grassa. Possiamo comunque dare una svolta decisa a questa tendenza ed evitare i livelli di obesità di paesi come Cile, Argentina e Stati Uniti", ha detto il ministro.
Secondo i dati distribuiti dal Ministero della Salute, in Brasile il 15,8 della popolazione si può considerare obesa, mentre negli Stati Uniti questo dato sale fino al 27,6%. In Cile l'obesità ha raggiunto il livello del 25,1% della popolazione e in Argentina il dato è al 20,5%.
fonte Ansa
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