lunedì 19 marzo 2012

Messico, il 21 marzo è il giorno di Benito Juárez

Il 21 marzo è una data più che significativa per il Messico, perchè si associa alla nascita di un personaggio considerato un eroe nazionale e il fondatore del Messico moderno: si tratta di Benito Pablo Juárez García, presidente del Messico dal marzo del 1861 al 10 aprile 1864 e dal 19 giugno 1867 al 18 luglio 1872. Juarez è stato il primo indio nella storia dell'intero continente americano ad ottenere la carica presidenziale.

La data del 21 marzo è così diventata festa nazionale in Messico e quest'anno ricorre il 206° anniverario dalla nascita del politico messicano. Juárez è conosciuto “El Benemérito de las Américas”. Resta famosa una sua frase “Entre los individuos, como entre las naciones, el respeto al derecho ajeno es la paz.”


Benito Juárez nacque a San Pablo Guelatao, il 21 marzo 1806 da una famiglia di contadini dell'etnia degli indiani Zapotechi. Orfano in tenera età, lavora nei campi e come pastore, finché a 12 anni nel 1818, quando è ancora analfabeta, si reca ad Oaxaca per cercare una vita migliore. Qui si impegna duramente e con l'aiuto del francescano Antonio Salanueva, viene ospitato dal locale seminario e nel 1834 diventa avvocato.

Il suo ingresso in politica, dove mostra subito atteggiamenti liberali e anticlericali, lo porta a diventare il governatore dello Stato di Oaxaca dal 1847 al 1853, e in quel periodo si impegna in una politica di abolizione dei privilegi ecclesiastici. Costretto all'esilio durante la dittatura di Antonio López de Santa Anna, vive a New Orleans, in Louisiana, lavorando in una fabbrica di sigari. Ritorna in Messico nel 1855 e viene nominato ministro della giustizia e diventa vice primo ministro del governo capeggiato da Ignazio Comonfort nel 1857. Dopo il colpo di stato dei conservadores del generale Zuloaga nel gennaio 1858, organizza il governo provvisorio a Veracruz e capeggia la guerra civile che nel 1861 si conclude con la sconfitta delle forze reazionarie e la sua nomina a presidente della repubblica.

Quando la Francia di Napoleone III invade il Messico, occupa la capitale, costituendo nel 1863 l'Impero del Messico e dando lo scettro all'arciduca Massimiliano d'Asburgo. Juárez organizza una fiera resistenza insieme ad un gruppo di seguaci, detti Juaristi. Juárez ottiene l'appoggio degli Stati Uniti e guida una guerriglia che si conclude con la cattura di Massimiliano, la sua fucilazione a Querétaro il 19 giugno 1867 e il ritiro dei francesi. Juárez viene rieletto alla presidenza e si adopera, pur entro gravi difficoltà finanziarie e di ordine pubblico, per riformare le istituzioni e consolidare la struttura dello Stato. Muore per un attacco cardiaco al suo tavolo di lavoro.

L'aeroporto di Città del Messico porta il suo nome, così come i biglietti di 20 pesos emessi nel 2000 in Messico, riportano la sua effigie.


Nessun commento:

Posta un commento