Un'iniziativa di emergenza della Fao in Bolivia, cui la Cooperazione italiana contribuisce con un finanziamento di un milione di euro, è rivolta a rafforzare le capacità di previsione, monitoraggio e allerta in tempo reale dei rischi di disastri naturali e adottare strategie di adattamento al cambiamento climatico nel settore agricolo in alcune aree maggiormente colpite dagli effetti de La Niña tra il 2010 e il 2011.
A beneficiare del programma i dipartimenti di Cochabamba, Pando e La Paz, dove si interverrà per ridurre il rischio di catastrofi naturali e per sostenere le popolazioni particolarmente colpite dalla Niña. Nel contesto sudamericano, la Bolivia è infatti tra i Paesi più vulnerabili agli effetti del cambiamento climatico. Nel 2007 è entrata tra le 10 nazioni a livello mondiale maggiormente colpite da disastri naturali. Basti pensare che dal 2006, le catastrofi naturali hanno generato perdite in beni e flussi economici tra 300 e 400 milioni di dollari all’anno.
Le perdite delle attività produttive hanno causato nello stesso periodo un abbassamento del Pil di 1,7 punti percentuali, con impatto diretto nel settore agricolo. A farne le spese sono stati soprattutto i piccoli produttori e i coltivatori di sussistenza.
fonte esteri.it
Nessun commento:
Posta un commento