Un impegno comune di cinque università - tre ecuadoriane, una peruviana e una italiana, con la collaborazione dell’ONG COSV, per elaborare idee congiunte sul tema dell’agricoltura sostenibile, la biodiversità e l’agro-biodiversità e creare progetti comuni.
Si è conclusa con un accordo ufficiale in vista di Expo 2015 la visita dell’Università degli Studi di Milano in Ecuador e Perù, all’interno del progetto di cooperazione internazionale per la valorizzazione della biodiversità, realizzato da COSV con il contributo del Comune di Milano.
Per l’Università di Milano erano presenti il Prof. Bocchi, Professore di Agronomia e coltivazioni erbacee presso la Facoltà di Agraria, che ha tenuto una serie di conferenze sul tema della sicurezza delle sementi per lo sviluppo di una cultura sostenibile, e la Prof.ssa Carla Sorlini, delegata del Rettore per lo sviluppo delle relazioni internazionali.
Si è conclusa con un accordo ufficiale in vista di Expo 2015 la visita dell’Università degli Studi di Milano in Ecuador e Perù, all’interno del progetto di cooperazione internazionale per la valorizzazione della biodiversità, realizzato da COSV con il contributo del Comune di Milano.
Per l’Università di Milano erano presenti il Prof. Bocchi, Professore di Agronomia e coltivazioni erbacee presso la Facoltà di Agraria, che ha tenuto una serie di conferenze sul tema della sicurezza delle sementi per lo sviluppo di una cultura sostenibile, e la Prof.ssa Carla Sorlini, delegata del Rettore per lo sviluppo delle relazioni internazionali.
“La visita è andata molto bene, ho trovato un’organizzazione efficace ed efficiente e il forte coinvolgimento e l’entusiasmo delle università locali sono un indicatore significativo del segno positivo lasciato dai precedenti progetti svolti in collaborazione con COSV”, ha affermato il Prof. Bocchi, rientrato in Italia.
Alle conferenze tenutesi nelle quattro università tra Ecuador e Peru hanno partecipato numerosi docenti e studenti ma anche agricoltori e rappresentanti delle associazioni di campesinos. Al convegno di Loja, a sud di Quito verso il confine peruviano, è stato anche allestito un collegamento con la zona sperimentale di Zapotepamba, dove circa un centinaio di coltivatori hanno potuto seguire l’evento in video e partecipare attivamente al dibattito. A Quito ha presenziato anche l’Ambasciatore Italiano in Ecuador, soddisfatto della buona riuscita della visita e dell’accordo siglato.
L’accordo firmato tra le università coinvolte - l’Università degli Studi di Milano, l’Università Cattolica di Quito, l’Università Nazionale di Loja, l’Università Tecnica del nord di Ibarra e l’Università Nazionale di Piura (Perù), segna l’inizio di un percorso di collaborazione verso EXPO 2015, con la partecipazione dell’ONG COSV nel ruolo di coordinamento e appoggio all’iniziativa.
“Feeding the Planet significa affrontare insieme dei progetti”, afferma il Prof. Bocchi. “In questo caso c’è una ONG collegata a delle università locali e un’università di Milano: è un’alleanza dal rigore scientifico molto interessante. L’EXPO è ancora un evento dai confini non completamente tracciati, al momento non è chiaro come possano essere valorizzati progetti come questo ma credo sia solo questione di tempo. Emergeranno infatti le realta di progetti con paesi terzi che si distinguono per attualità, emblematicità e capacità di affrontare temi comuni”. Parlando di EXPO, Bocchi aggiunge: “l’EXPO sarebbe già fatto mettendo a sistema i progetti più significativi, come questo in cui ci sono già delle azioni e dei risultati che possono essere portati all’attenzione internazionale”.
Nessun commento:
Posta un commento