martedì 22 novembre 2011

Cuba: autorizzate le vendite dirette dei prodotti agricoli all'industria turistica

Il governo cubano ha preso un'altra decisione che pare confermare 'il vento di rinnovamento' che sembra soffiare sull'isla grande. Dopo la possibilità della vendita diretta da parte dei cubani delle proprie case, così come una più facile gestione delle vendite delle automobili e l'apertura di alcune attività commerciali, è stata data la possibilità alle cooperative agricole e alle imprese pubbliche di vendere direttamente i loro prodotti alle strutture turistiche e agli hotels, senza l'intermediazione di una struttura statale.

Le autorizzazioni a questa nuova procedura sono state date alle Cooperrative di Produzione Agricola (Cpa), alle Cooperative di Credito e Servizio (Ccs) e alle Unità di Base di Produzione Cooperativa (Ubpc), formate da agricoltori singoli, oltre alle imprese statali del settore. 


Secondo il quotidiano Granma, la misura che sarà operativa dal 1° dicembre, mira a "trasformare il sistema di raccolta e commercializzazione dei prodotti agricoli attraverso un meccanismo di gestione che contribuisce a ridurre le perdite economiche".
 
Fino ad oggi le imprese statali comprava il prodotto agricolo dai produttori per poi commercializzarlo alle imprese del ramo turistico. Il nuovo sistema in ogni caso non sostituirà il vigente, ma andrà in parallelo. La scelta del governo dovrebbe andare nella direzione di aumentare la produzione interna e diminuire le importazioni molto costose. In ogni caso lo stato è sempre presente, cosa che rende il cambiamento un cambiamento sostanzialmente solo a parole.

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