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venerdì 18 maggio 2012

Ecuador: molti i progetti di cooperazione portati a compimento con successo

In molte zone dell'Ecuador, nel mese di marzo, si sono sono svolte alcune cerimonie di chiusura di progetti del Fondo Italo Ecuatoriano con la consegna delle opere alle comunità partner del programma. Con quelli conclusi, il FIE ha portato a termine oltre 90 progetti con risultati giudicati molto positivi dai beneficiari.

Progetti che hanno permesso di migliorare le condizioni di vita delle famiglie partner del programma, un totale di 56.056 persone, creando 2.269 posti di lavoro e aumentando di 1.562 tonnellate la  produzione del cacao, di 1.641 tonnellate quella del caffé, di 7.668 quella del riso e di 1.772 quella del mais nelle zone assistite dal programma. Inoltre, questo ha permesso di assistere attraverso programmi di assistenza infantile 750 bambine e bambini tra 0 e 4 anni e di dare accompagnamento con programmi specifici  a 726 bambine/i con inabilitá.

martedì 8 maggio 2012

Un rifugio contro l'allerta piogge dall'Italia al Guatemala

Tra le iniziative che fanno parte del programma di emergenza "Ran Guatemala", quella realizzata in Italia a favore del paese centroamericano: un rifugio temporaneo in vista dell’arrivo della stagione delle piogge in Guatemala. Si tratta di una struttura multifunzionale potenziata per far fronte al rischio di disastri ambientali, situata nella capitale.

Il rifugio è destinato come centro di aggregazione per la comunità locale. Sul tetto dell’edificio è stata installata, grazie alla collaborazione tecnico-scientifica della Fondazione Cima, una stazione metereologica, di supporto ai rilevatori già consegnati ai gruppi di volontari della protezione civile residenti negli insediamenti circostanti e formati nell’ambito del progetto.

giovedì 22 marzo 2012

Ecuador: inaugurati all'ospedale di San Lorenzo nuovi reparti finanziati dall'Italia

Dare sostegno alle mamme durante la gravidanza, il parto ed il puerperio nella regione Nord di Esmeraldas in Ecuador: questo l’obiettivo del progetto "Esmeraldas" grazie al quale, lo scorso 8 marzo, alla presenza dell’Ambasciatore italiano a Quito, Gianni Piccato, e delle massime autorità locali, è stato inaugurato il nuovo Centro Ostetrico-Chirurgico della Maternità dell’Hospital Divina Provvidenza di San Lorenzo, cittadina all'estremo nord dell'Ecuador, ai confini con la Colombia.

Il nuovo centro completa le opere sulla infrastruttura ospedaliera già iniziate nel 2010 con la ristrutturazione del reparto di degenza dell’unità di ostetricia e ginecologia. L’ospedale dispone ora di un servizio ostetrico-ginecologico all’avanguardia e dotato di tutta la strumentazione necessaria.  

sabato 3 dicembre 2011

Progetto "Promover" per le Piccole e Medie Imprese

Si è conclusa con la visita di una delegazione di imprenditori argentini in Italia e la firma di un memorandum di collaborazione la seconda tappa del progetto ”Promover”, finanziato dalla Cooperazione italiana e promosso dall’ong Cisp-Sviluppo dei popoli. Il progetto di cooperazione economico-sociale è incentrato sulle sinergie tra piccoli imprenditori di una delle economie emergenti e più in crescita del continente latinoamericano e piccole e medie imprese italiane, forti di esperienze e alta specializzazione.

Il memorandum di collaborazione è stato firmato tra le ong Cisp ed Etic, Confartigianato di Vicenza, Cosmob (Centro tecnologico per il settore legno-arredo), Meccano e la Provincia di Buenos Aires. La delegazione argentina ha avuto contatti con aziende del comparto tessile nelle province di Novara e Vicenza, con le imprese marchigiane legate a Meccano, e dunque specializzate nel settore elettro-meccanico, informatico ed edile (tra cui Berloni Cucine, Ludabak e Brandoni), con Cosmob e con rappresentanti della Regione Marche.

venerdì 2 dicembre 2011

Quattro imprenditori hanno ricevuto il "Premio Italia-Messico"

A Città del Messico si è svolta la terza edizione del "Premio Italia-Messico", un riconoscimento dato a quattro imprenditori per il rilievo della propria attività e per l'effetto di rafforzamento dei rapporti economici e di amicizia tra i due paesi. Organizzato dalla Camera di Commercio Italiana in Messico in collaborazione con l’Ambasciata italiana, il Premio, sottolineano da Città del Messico, "ha permesso di toccare con mano l'attenzione che le autorità messicane dedicano al nostro paese".

L’evento si è svolto all'Hotel Camino Real nella capitale messicana dove erano presenti oltre 350 invitati, tra imprenditori italiani e messicani, rappresentanti delle istituzioni economiche locali e giornalisti. Insigniti del premio tre imprenditori italiani e uno messicano.

martedì 29 novembre 2011

Musica come 'strumento' d'aiuto ai ragazzi del Guatemala

Cooperazione italiana, ENEL Cuore Onlus e Orchestra del Guatemala si sono unite in un'iniziativa rivolta ai ragazzi guatemaltechi per aiutarli ad uscire da situazioni di rischio e lo fanno utilizzando una chiave universale: la musica. Si tratta del progetto "Munijoven" nel quale Enel Cuore provvederà all'acquisto di strumenti musicali da donare a circa 2000 ragazzi. I maestri dell’Orchestra guatemalteca terranno invece lezioni di strumento nelle sale della Scuola di Musica del municipio, dove verrà istituita un’accademia musicale per attuare il progetto.

La musica come aiuto ai ragazzi di Citta' del Guatemala ad uscire da degrado e disperazione; si tratta di molti ragazzi provenienti da condizioni sociali svantaggiate e dalle zone piu' a rischio della capitale. L’intervento ha l’obiettivo di sottrarre i ragazzi, residenti nelle aree urbane più povere del Paese, al controllo di bande criminali, riscattandoli da una situazione di miseria materiale e di marginalità culturale e spirituale. 

Dal Veneto attrezzature agricole per le comunità andine del Perù

Gli agricoltori veneti si sono resi protagonisti di un interessante progetto che porterà attrezzature e tecnologia agricola italiana alle comunità andine del Perù. Un gesto concreto che farà la differenza, sia aiutando gli agricoltori andini ad uscire dalla miseria, sia contribuendo a proteggere e preservare l'immenso bacino della biodiversità agricola. Tre trattori da ottanta cavalli, attrezzatura agricole, un seminatrice, venti computer e anche il necessario per impiantare un laboratorio di scultura. Questo materiale è pronto a partire dalle campagne venete alla volta del Perù, dove "un trattore fa veramente la differenza".

Nell'estremo sud del Perù, tra i 3000 e 5000 metri di altitudine, 15.000 persone delle 32 comunità Ocongate, lavorano si una terra fertile, ma con con strumenti rudimentali. Il novanta per cento della popolazione vive, nonostante la metà delle terre sia di proprietà comune, sotto la soglia di povertà, pur avendo intorno a loro una patrimonio di biodiversità inestimabile.

mercoledì 16 novembre 2011

Un progetto per la Valle Sacra in Perù

Si è svolto al Museo delle Scienze di Trento l'incontro ”Un progetto per la Valle Sacra in Perù. La comparazione, una nuova prospettiva per la conoscenza della storia e la collaborazione tra i popoli”, promosso dall’associazione Tahuantinsuyu e svolto con  l’obiettivo di diffondere il significato e il contenuto della cultura andina.

Nel corso dell’incontro, il presidente dell’associazione Victor Campero tratterà dei nuovi approcci metodologici adottati nell’ambito degli studi storici; e in particolare di come il reperimento di materiali sul web renda possibile la comparazione tra realtà e luoghi lontani tra loro.

lunedì 7 novembre 2011

Italia, Ecuador e Perù: Ong e Università insieme per Expo 2015

Un impegno comune di cinque università - tre ecuadoriane, una peruviana e una italiana, con la collaborazione dell’ONG COSV, per elaborare idee congiunte sul tema dell’agricoltura sostenibile, la biodiversità e l’agro-biodiversità e creare progetti comuni.
Si è conclusa con un accordo ufficiale in vista di Expo 2015 la visita dell’Università degli Studi di Milano in Ecuador e Perù, all’interno del progetto di cooperazione internazionale per la valorizzazione della biodiversità, realizzato da COSV con il contributo del Comune di Milano.

Per l’Università di Milano erano presenti il Prof. Bocchi, Professore di Agronomia e coltivazioni erbacee presso la Facoltà di Agraria, che ha tenuto una serie di conferenze sul tema della sicurezza delle sementi per lo sviluppo di una cultura sostenibile, e la Prof.ssa Carla Sorlini, delegata del Rettore per lo sviluppo delle relazioni internazionali.

venerdì 28 ottobre 2011

Ecuador-Amazzonia: l'Italia sosterrà iniziativa Yasuni

Il governo italiano ha garantito il supporto per 35 milioni di euro all’iniziativa Yasuni-ITT per non far sfruttare il petrolio di una riserva nella regione amazzonica dell'Ecuador in cambio del sostegno della comunità internazionale. "Il governo italiano ha concesso un contributo di 35 milioni di euro (circa 50 milioni di dollari), la Colombia 100 000 dollari, il Perù 300.000 dollari e l’Australia 500.000"  ha confermato il capo della squadra negoziatrice dell'iniziativa, Ivonne Baki.

Il presidente Rafael Correa, dalla sua radio di New York ha informato che almeno 52,3 milioni dollari sono stati promessi alle Nazioni Unite per sostenere il progetto, tra cui l'aiuto dell’Italia. Il presidente ha partecipato a New York ad un evento speciale per presentare il progetto Yasuni-ITT alla comunità internazionale.  "E 'stato un grande successo, oltre i proventi che sono stati più di 50 milioni di dollari, più i 40 milioni di El Universo già abbiamo quasi 100 milioni che è quello che ci aspettavamo fino a dicembre", ha detto Correa.

mercoledì 5 ottobre 2011

Sud America, una chiave per uscire dalla crisi internazionale

Il Sud del mondo pare reggere molto meglio la crisi economico-finanziaria internazionale e su questo tema si è aperta a Roma la V Conferenza Italia – America Latina e Caraibi. Un appuntamento al qualei Paesi latinoamericani si sono presentati uniti, come una forza di integrazione regionale, ricca delle sue differenze ma consapevole che l'unione fa la forza e che dunque nello scenario mondiale è necessario presentarsi come un unicum.

Una realtà alla quale l'Italia guarda con attenzione anche per uscire dall'impasse e dal rischio naufragio che nell'Europa sempre più annaspante ha già travolto Paesi come la Grecia e la Spagna. E l'America Latina risponde, come dimostra la qualifica e numerosa rappresentanza d'oltreoceano riunita oggi nella sala Conferenze Internazionali del Ministero degli Affari Esteri.

Il padrone di casa, il ministro degli Esteri italiano Franco Frattini, che ha rivendicato “la tenacia con cui l'Italia persegue il consolidamento dei rapporti con questa Regione fondamentale del mondo”. Per Frattini l'America Latina è “una regione complessa”, composta da Paesi pur diversi con cui l'Italia ha sempre condiviso “un retroterra di valori comuni, di identità, principi” e financo di “valori spirituali”, alla cui diffusione ha contribuito anche l'emigrazione italiana che tanta parte ha avuto nello sviluppo del continente. Esattamente come oggi avviene sul suolo italiano, dove “accogliamo con amicizia i vostri immigrati”.

Oggi “il ruolo dell'America Latina nella governance mondiale va visto sotto una nuova luce”, ha proseguito il ministro. "Non si può non tenerne conto", aggiungendo che "l'Europa chiede all'America Latina più protagonismo nel futuro”, a partire dalla crisi economica che nessun Paese del mondo può pensare di affrontare singolarmente né tanto meno in un contesto regionale".

Durante questa V Conferenza Italia – America Latina e Caraibi si parlerà anche di cooperazione e l'Italia porterà all'attenzione dei rappresentanti latino-americani un “modello di eccellenza italiana” come quello delle Piccole e Medie Imprese, il cui “segreto” sta nell'aver creato una “grande rete” con un “forte legame con il territorio”. Un “modello vincente”, ha assicurato Frattini, utile anche nel “contrasto alla povertà e alla disuguaglianza sociale”.

Molta parte avranno in questo progetto le Regioni italiane. Non a caso era presente oggi in sala il presidente della Lombardia, Roberto Formigoni, al quale Frattini ha consegnato un premio speciale per “l'interesse speciale attribuito dalla Lombardia al subcontinente latino-americano”, dove fitta è già da tempo la “rete di incontri, progetti di cooperazione, scambi di know-how e azioni mirate per favorire i processi di internazionalizzazione del sistema lombardo”.

IPaesi dell'America Latina e dei Caraibi, oggi rivendicano un nuovo e più autorevole ruolo internazionale come ha detto Luis Alberto Moreno, presidente della Banca Interamericana di Sviluppo (BID), per il quale “i mercati emergenti possono svolgere un ruolo strategico nell'affrontare la crisi economico-finanziaria globale”.

L'America latina vive ormai da tempo un “periodo florido”. Dagli anni Novanta ad oggi, infatti, i Paesi del Sud e Centro America hanno subito una profonda trasformazione, conquistando progressi nel campo sociale e politico, come pure in quello economico e monetario. Ne è seguita una espansione della classe media, che, ha detto Moreno, “è il vero motore dello sviluppo e della produttività di un Paese”. Tutto ciò è stato possibile anche grazie al cambiamento delle politiche del Fondo Monetario Internazionale, che ha consentito all'America latina di attrarre investimenti esteri e capitali.

A cosa è interessata l'America Latina al tavolo con l'Italia? Alle PMI innanzitutto e allo sviluppo del lavoro, ma anche all'innovazione e le tecnologie e poi a cultura ed istruzione, come hanno confermato nei loro interventi il vicepresidente di Honduras, Samuel Armando Reyes Rendon, il ministro degli Esteri argentino, Hector Timerman, e il ministro della Scienza e della Tecnologia del Brasile, Aloizio Mercadante. Due Paesi, Argentina e Brasile, che possono vantare un rapporto speciale con l'Italia, in virtù dei milioni di discendenti italiani che tengono il filo di un legame, quello con la madrepatria, che non ha eguali al mondo. Non è un caso se in Argentina, in particolare, quest'anno i festeggiamenti per il 150° dell'Unità d'Italia vanno a braccetto con il Bicentenario dell'indipendenza del Paese sudamericano. E se in Brasile si sono insediate le più grandi aziende italiane (Fiat, Pirelli, Magneti Marelli, Telecom...), che ora hanno di fronte a sé la “grande opportunità” delle Olimpiadi 2016.


fonte aise

martedì 4 ottobre 2011

La Marina Militare "dedica" il 2012 ai bambini di Haiti

Il calendario 2012 della Marina Militare ha come obiettivo quello di raccogliere fondi per per finanziare il programma "Scuole di strada per i bambini di Haiti". L'iniziativa è stata presentata a Roma dal Capo di Stato Maggiore della Marina, Ammiraglio di Squadra Bruno Branciforte, dal Presidente della Fondazione Francesca Rava N.P.H. Italia, Mariavittoria Rava e dal testimonial della Fondazione, Andrea Pellizzari, dj, conduttore televisivo e radiofonico e volto noto per la sua partecipazione alla trasmissione televisiva "Le Iene".

Il calendario ha avuto un’uscita anticipata finalizzata alla raccolta di fondi, derivanti dalla vendita del calendario, per finanziare il programma "Scuole di strada per i bambini di Haiti", a testimonianza del sostegno che la Marina continua a offrire alla popolazione haitiana anche dopo l’operazione umanitaria "White Crane" della portaerei Cavour.

E' un progetto che vede anche la partecipazione del quotidiano "La Stampa" e della "PLG", concessionaria pubblicitaria dei marchi delle Forze Armate.Il calendario verrà venduto al pubblico, su tutto il territorio nazionale, dagli inizi di novembre, insieme al quotidiano La Stampa e sul sito internet www.marinamilitarestore.it.

Le 12 tavole che rappresentano la vetrina delle innovazioni dello strumento aeronavale "testimoniano l’impegno della Marina nel mantenersi sempre al passo con i tempi e la sua capacità di assolvere i compiti istituzionali, le missioni internazionali di pace e di soccorso alle popolazioni civili, evidenziando in particolare quella umanitaria di Haiti a seguito del sisma del gennaio 2010".


Fonte aise

domenica 2 ottobre 2011

Piantati 10.000 giovani alberi a Chichicastenango in Guatemala

Il Cefa-Comitato Europeo per la Formazione e l’Agricoltura , Ong riconosciuta dalla Cooperazione Italiana e socia del Programma di Emergenza ”Ran Guatemala”, ha riforestato 9,5 ettari di terreno nel quadro del progetto ”Opere di riabilitazione, mitigazione e prevenzione dell’insicurezza ambientale ed alimentare nel municipio di Chichicastenango”.

Le attività di riforestazione, avvenute lo scorso mese di agosto, hanno permesso di piantare circa 10.000 giovani alberi, appartenenti alle specie locali Pinus pseudostrobus e Alnus jorullensis, particolarmente adatte per proteggere le fonti d’acqua e mitigare i fenomeni di erosione del terreno. La piantumazione è stata effettuata dal personale tecnico del progetto e dagli abitanti delle comunità beneficiarie


L’attività è parte integrante di un progetto ben più ampio, finanziato dal Programma di Emergenza ”Ran Guatemala” della Cooperazione Italiana, teso alla riattivazione del tessuto socio-economico, alla ricostruzione di infrastrutture di importanza comunitaria ed alla mitigazione del rischio ambientale e nutrizionale in 5 comunità del comune di Chichicastenango (Quiché), ove la tempesta tropicale Agatha, esattamente un anno fa, provocò decine di vittime
.

Il progetto, inserendosi nel quadro del ”Piano di Ricostruzione con Trasformazione” promosso dal Governo guatemalteco, prevede la ricostruzione, in luogo sicuro, del presidio sanitario della comunità di Agua Escondida, la messa in sicurezza infrastrutturale di scuole e piccoli centri sanitari, la formazione, l’equipaggiamento e l’accreditamento di 4 gruppi di volontari di protezione civile e la promozione di attività di sicurezza alimentare. I beneficiari finali del progetto sono stimabili in 8.000 persone, in gran parte dedite all’agricoltura.


I lavori di ricostruzione del Puesto de Salud sito nella comunità di Agua Escondida, iniziati lo scorso mese di agosto, dovrebbero terminare a gennaio 2012. L’intero intervento del Cefa entra in sinergia con il Programma CredyCom - anch’esso finanziato dalla Cooperazione Italiana ed eseguito dallo Iao di Firenze - che da anni opera nell’area di Chichicastenango con l’obiettivo di migliorare la capacità produttiva e di commercializzazione degli agricoltori locali.

giovedì 8 settembre 2011

L'Avana interessata a tecnologie italiane per solare ed eolico

La Commissione Energia e Ambiente, costituita per volere del Governo cubano, all'interno dell'Assemblea del Poder Popular, ha stabilito che entro il 2015 una quota pari almeno a l'8,3% dei consumi elettrici del Paese sia coperto attraverso le energie rinnovabili (attualmente la quota è del 7%). Secondo i dati della Commissione, al 31 dicembre 2010 nell'isola sarebbero operativi 26.000 siti produttivi e utenze (non tutti connessi alla rete) che utilizzano pannelli fotovoltaici, generatori eolici, centrali mini idroelettriche, generatori alimentati a biogas, biocarburanti e biomasse. Complessivamente, queste installazioni hanno prodotto 178,1 GWh di energia.

In particolare:
Filiera eolica - A Cuba sono operanti quattro parchi eolici con tecnologia francese, spagnola e cinese, realizzati in diverse parti dell'Isola. In totale, nel settore eolico il Governo cubano stima di poter arrivare ad una capacità di generazione di 1.200/3.500 MW.
Filiera fotovoltaica
- Particolarmente diffuso l'utilizzo di pannelli solari soprattutto in scuole, ospedali, edifici pubblici: sono circa 8mila installazioni. Da rilevare che Cuba oggi esporta e installa pannelli solari anche in Venezuela e Bolivia.
Biomasse - Un programma, avviato quest'anno, prevede la realizzazione di 5 centrali a biomassa da 35 MW alimentate da residui della canna da zucchero (bagassa) in collaborazione con la britannica Havana Energy e comporterà un investimento di 250 milioni di dollari. È stato calcolato che l'installazione di impianti alimentati da bagassa nelle 56 raffinerie di zucchero operanti nel Paese, consentirebbe di alimentare una potenza di 1.500 MW pari alla metà dell'attuale fabbisogno elettrico.

Il primo sorgerà presso lo Zuccherificio di Puerto Rodondo a 250 chilometri dall'Avana, con 12mila ettari di terre coltivate. Havana Energy sta anche sperimentando un'apparecchiatura portatile da 300 KW per la produzione di energia con carbone attivato (la cosiddeta carbonella) ricavato da un cespuglio (marabu) ad alto tenore di carbonio, che ha invaso oltre un milione di ettari nell'isola e funziona a vapore. Infine Cuba sta sperimentando la coltivazione di jatropa per la produzione di energia da biomasse e olio combustibile.


In giugno, all’Avana, a margine della Conferenza Internazionale sulle Energie Rinnovabili (CIER 2011), si è svolto un incontro organizzato da ENEA e dalla Engineering di Roma. In tale occasione il Ministero dell'Industria di Base (MINBAS) cubano ha manifestato l'interesse a sviluppare progetti congiunti con l'Italia. Particolare interesse è stato manifestato dai cubani per la tecnologia del solare termodinamico a concentrazione, presentata dal consorzio Archimede Solar Energy Spa, guidato da ENEA che utilizza sali fusi come termovettore per accumulare calore. MINBAS e l'ENEA hanno concordato di organizzare un incontro con le controparti cubane in Italia nel periodo maggio-giugno 2012 in cui sarebbe inclusa una visita di tecnici cubani all'impianto sperimentale di Archimede Solar Energy ubicato a Priolo di Gargallo.

ENEA ha anche proposto di finanziare alcune borse di studio in Italia per giovani tecnici cubani sia nel settore delle energie rinnovabili che in quello delle telecomunicazioni. Presente all'incontro anche l'IILA (Istituto Italo Latino Americano) di Roma che ha presentato un progetto di cooperazione finanziato con fondi propri (115.000 euro) da realizzarsi con il coinvolgimento di Ducati Energia che prevede l'installazione di micro generatori eolici (da 1-3 kW) in zone rurali, che potrebbero alimentare utenze domestiche non connesse alla rete elettrica nazionale.


Nel corso dell'incontro è stata sottolineata l'opportunità di utilizzo di energie rinnovabili nel comparto turistico-alberghiero dove possono operare anche imprese miste (joint venture con partner stranieri). Un particolare interesse a questa filiera è stato riscontrato da parte della veneziana Be-Energy specializzata nei software di controllo (sicurezza) e nell'impiantistica per alberghi e ospedali. BE-Energy ha già fornito i suoi sistemi per l'Hotel Melià dell'Avana.

fonte esteri.it

martedì 6 settembre 2011

La Cooperazione italiana punta all’energia pulita in America Latina

Nel corso di un Forum sulle energie rinnovabili e l’efficienza energetica nei Paesi latinoamericani organizzato dal MAE in collaborazione con l’Istituto Italo Latino Americano, la Banca Inter-Americana di Sviluppo (Bid), ed il Gestore Servizi Energetici (Gse), il 15 settembre verranno presentati a Roma due progetti finanziati dalla Dgcs e sviluppati di recente dall’Iila.

Il Forum, pensato in vista della V Conferenza Nazionale Italia-America Latina e Caraibi, che si terrà a Roma il 5 e il 6 ottobre prossimi, è incentrato totalmente sul tema delle energie rinnovabili e dell’efficienza energetica in America Latina e sugli strumenti finanziari a sostegno delle Piccole e Medie Imprese italiane nel settore. Nell’ambito di questo programma è incluso il lancio del volume ”Iila-Cepal: America Latina e Caraibe: La sfida dell’energia”, con l’intenzione che quest’opera possa convertirsi in un quadro di riferimento per i lavori della manifestazione che coinvolgerà istituzioni italiane ed internazionali, centri di ricerca tecnologica, istituzioni finanziarie, le Agenzie governative competenti per settore dei Paesi latinoamericani.

Le iniziative finanziate dalla Cooperazione italiana che verranno illustrate sono: il progetto “Sostegno al miglioramento del sistema energetico dei paesi latinoamericani – sistemi di risparmio energetico” (presenti per la presentazione gli esperti di Colombia, Paraguay, Ecuador e Bolivia), e l’altro è il Progetto “Stato attuale e sviluppo delle risorse geotermiche in Centro America”, del quale è stato responsabile il Prof Antonio Caprai. Il programma dei lavori prevede una presentazione del quadro latinoamericano nel settore energie rinnovabili, cui seguirà un’analisi dell’azione italiana a sostegno delle energie rinnovabili e dell’efficienza energetica, con la presentazione di strumenti finanziari a disposizione delle imprese. Nel pomeriggio avranno luogo sessioni tematiche dedicate alle opportunità di cooperazione e di investimento nei Paesi latinoamericani ed alle ‘success stories’ italiane.

fonte esteri.it

domenica 29 maggio 2011

L'effetto de "La Niña" sta passando, il secondo semestre 2011 sarà più calmo

L'Organizzazione Meteorologica Mondiale ha assicurato che "La Niña", fenomeno climatico responsabile delle forti piogge e alluvioni che hanno colpito Australia, Sudamérica e nel sud dell'Asia, si è 'calmato' e sarà una secondo semestre del 2011 più tranquillo. "La Niña", che ha portato condizioni meteo particolarmente umide in alcune regioni, così come forte siccità in altre, è giunto al suo termine" è scritto in un rapporto dell'Organizzazione Meteorologica Mondiale.

Il fenomeno climatico così intenso non dovrebbe ripetersi nella seconda metà dell'anno, ma l'organizzazione che ha sede a Ginevra, avverte che potrebbe invece ripresentarsi il fenomeno opposto, noto come "El Niño".
Dai dati esaminati dall'OMM risulta che nel secondo semestre del 2011 si presenteranno condizioni meteorologiche tipiche di quel periodo con precipitazioni tropicali, venti sul Pacifico equatoriale vicini alla media. La Niña si caratterizza per acque isolitamente fredde nel centro e nella parte orientale dell'oceano Pacífico, mentre El Niño si caratterizza per le temperature superiori al normale. Questi fenomeni perturbano i regimi di circolazione oceanica e atmosferica su larga scala e ha un importante impatto nel clima di numerosi regioni del paese. Una volta che si 'installa' in una regione è capace di persistere nove mesi e più, ha aggiunto l'OMM.

La Niña ha raggiunto la sua massima intensità nel mese di gennaio. Il fenomeno ha causato temperature in superficie del mare di 1,5 gradi Celsius sotto la media tra settembre 2010 e il marzo scorso, causando precipitazioni estremamente pesanti in alcune regioni settentrionali e orientali dell'Australia, dell'Indonesia , Sud-Est asiatico e Sud America settentrionale, ad esempio in Colombia. E' anche 'accusato' di aver provocato il deficit di precipitazioni nell'Africa equatoriale orientale, nel centro-sud dell'Asia occidentale e nella parte sud-orientale del Sud America. Infine l'OMM ha avvisato che le condizoni atmosferiche tipiche de La Niña possono ancora persistere un paio di mesi in certe regioni, prima di scomparire.

venerdì 10 dicembre 2010

Survival: nuovi toccanti video sulla condizione dei Guarani

Survival ha pubblicato sul proprio sito, due video sulla drammatica condizione degli Indiani Guarani del Brasile. Il toccante video “Bisogna avere coraggio” mostra la determinazione dei Guarani a vedersi restituire la terra sottratta loro per far spazio ad allevamenti e piantagioni di soia e canna da zucchero.

Le immagini di “I sicari”, racconta invece la rabbia dei Guarani e la paura di essere uccisi dai sicari assoldati dagli allevatori che hanno preso il controllo delle loro terre. “Immagina delle pallottole che volano ovunque senza sosta” racconta una donna nel video. “Di giorno o di notte potrebbero colpire un bambino, una donna, chiunque.”

I Guarani assassinati dopo aver fatto ritorno alla terra ancestrale sono molti, e tra essi c’è anche il famoso leader Marcos Veron, venuto in Italia nell’anno 2000 proprio per denunciare le violenze perpetrate contro il suo popolo. Migliaia di Guarani vivono oggi in condizioni spaventose sotto ripari di fortuna ai lati delle strade principali o in riserve sovraffollate. Il mese scorso, Deborah Duprat, Vice Procuratore Generale brasiliana, ne ha descritto una, la riserva di Dourados, come “forse, la più grande tragedia che affligge i popoli indigeni del mondo intero”.

Questa settimana, il vescovo Erwin Kräutler, vincitore del premio Nobel alternativo, ha descritto la situazione dei Guarani come un “crudele genocidio” che il governo “sta ignorando” nonostante sia “in corso sotto i suoi occhi”.? Il portavoce dei Guarani Anastácio Peralta è attualmente in viaggio per l’Europa per denunciare questa drammatica situazione: “Ci hanno derubato delle nostre terre, hanno distrutto la natura, inquinato i nostri fiumi e macchiato la terra con il sangue del mio popolo. Ma non sono stati in grado di distruggere la nostra lingua, le nostre preghiere, la nostra cultura, la nostra storia e la nostra resistenza”.

“In questo che è il giorno dedicato ai diritti umani, ci sono Guarani che vivono senza avere accesso all’acqua pulita, sotto teli di plastica ai lati delle autostrade oppure intrappolati, quasi senza cibo, da chilometri e chilometri di campi di canna da zucchero” denuncia Stephen Corry, direttore generale di Survival International. “Le autorità brasiliane devono garantire il futuro dei Guarani riconoscendo il loro fondamentale diritto a vivere sulla terra ancestrale.”

All’inizio dell’anno, Survival International ha spedito alle Nazioni Unite un rapporto che denuncia la violenza, i suicidi, la malnutrizione e altre minacce che i Guarani si trovano a fronteggiare.


giovedì 9 dicembre 2010

Cooperazione italiana per i diritti dell'infanzia in Bolivia

È stato presentato a La Paz, al ministero della Giustizia della Bolivia, un innovativo software sviluppato dalla Cooperazione Italiana nel quadro del Programma di sostegno allo sviluppo del sistema sociosanitario del dipartimento di Potosì, nel sud del Paese sudamericano. L’iniziativa, finanziata con 3,6 milioni di euro dal luglio scorso è ufficialmente entrata nella sua quarta fase.

Il Sistema integrato di informazione dell’infanzia e adolescenza si costituisce come una piattaforma capace di classificare e rendere fruibili i dati dei minori registrati dai principali istituti nazionali e regionali, permettendo lo scambio di informazioni – nel rispetto della privacy degli interessati – tra le diverse realtà che operano nel settore della tutela dei diritti dei minori.

All’evento di presentazione erano presenti Nilda Copa Condori, ministra della Giustizia della Bolivia; Luigi De Chiara, ambasciatore d’Italia in Bolivia; Domenico Bruzzone, direttore dell’Ufficio regionale della Cooperazione italiana (Utl) a La Paz; Antonio Lapenta, capo del Programma della Dgcs a Potosì; Marcos Sánchez, direttore generale del ministero di Giustizia boliviano, oltre ad una delegazione di tecnici della Utl di La Paz.

L’Ambasciatore De Chiara ha sottolineato la centralità di un progetto eseguito a livello dipartimentale i cui prodotti potrebbero in seguito essere riproposti su scala nazionale e, verosimilmente, sub-regionale. Da parte sua, la titolare del dicastero della Giustizia, Nilda Copa, ha messo l’accento sull’utilità del sistema informatico sviluppato, nell’ottica di un effettivo controllo della situazione dei minori in situazione di rischio, fenomeno che in Bolivia fa registrare valori allarmanti.