lunedì 18 novembre 2013

Una mappa satellitare mette a nudo la brutale deforestazione in America Latina

Uno studio congiunto di Nasa e Google ha dato una fotografia precisa, oltre che allarmante, del bilancio tra perdita e guadagno di superfici verdi su tutto il nostro pianeta. Molti anni di disboscamento, incendi, uragani, la piaga degli insetti, tra i molti mali, hanno interessato la vegetazione del pianeta ponendo a rischio gli esseri viventi.

Il tutto è stato fatto grazie al satellite Nasa Landsat 7 che ha realizzato una mappatura completa dell'universo verde del nostro pianeta. In America Latina la situazione più evidente è, ovviamente, quella dell'Amazzonia, ma meno conosciute, sebbene altrettanto drammatiche le situazioni in Paraguay, Bolivia, Perú e il centro-nord dell'Argentina.


E' di questi giorni la comunicazione, in Brasile, da parte della ministra dell'Ambiente, Izabella Teixeira, sul tasso di deforestazione della foresta amazzonica che, nell'ultimo anno, è aumentato quasi del 30%. Un impatto che si credeva potesse essere di queste dimensioni, anche perchè nel 2012, secondo i dati governativi, era stato registrato il più basso tasso di deforestazione degli ultimi anni.


Il lavoro svolto dal satellite ha generato una mappa nella quale ogni pixel rappresenta un'area 'simile ad un diamante di un campo di baseball'. Al progetto  hanno preso parte anche membri dell'equipe di ingegneria di Google Earth, che hanno riprodotto un modello sviluppato dall'Università del Maryland per processare e generare in un grafico i dati che il satellite inviava in tempo reale.


La quantità di immagini è così grande che un normale computer ci avrebbe messo 15 anni per processarle, ma con la tecnologia di Google Cloud, il processo ha richiesto solo alcuni giorni. Un lavoro immenso, ma fondamentale, realizzato grazie all'opera del Landsat, che ha un ruolo chiave nel monitoraggio, nello studio e nella ricerca delle soluzioni per avvisare sulla perdita di acqua, cibo e verde sulla superficie terrestre causata dagli abusi degli esseri umani.

Nel febbraio di quest'anno è stato lanciato l'ottavo satellite del programma Landsat, per il quale è previsto un lavoro che dovrebbe protrarsi per i prossimi 40 anni. 

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