A Pordenone, fino al 12 gennaio 2014, è in programma "Mira Cuba" dove sono in mostra ben 350 tra manifesti e bozzetti originali, con numerosi esemplari unici appartenenti a collezioni pubbliche e private europee e americane, di quella che può definirsi la più importante esposizione, sino ad oggi allestita in Italia, sulla Grafica Cubana negli anni che seguirono la Rivoluzione castrista, ovvero dal 1959 agli anni Ottanta del secolo scorso.
Ciò che ha prodotto questo Laboratorio Cubano della Grafica è davvero stupefacente per varietà, colori, forza emozionale e iconografica, come la mostra pordenonese documenta e trasmette. La mostra allinea i capolavori di un’epoca di comunicazione, le opere più significative di tutti i grandi grafici di quei decenni, nomi ormai parte di un mito. Qui sono riunite, per la prima volta, le testimonianze dirette dei grafici superstiti di quella grande stagione.
Certo non mancano gli omaggi alle Icone: quella del Lider Maximo, ovviamente, ma anche quella del Che. Ma il Cartel Cubano è molto di più: il manifesto, qui più che altrove, riesce ad interpretare e proporre l’anima profonda di un popolo, in una isola multiculturale e multietnica.
In questi anni tutti i messaggi dovevano concorrere a rafforzare la adesione popolare al nuovo ideale rivoluzionario. Alcuni lo fanno in forma diretta ma molti altri, altrettanto efficacemente, in modo indiretto, trasmettendo positività, gioia, colore in un momento oggettivamente non facile per l’isola caraibica isolata nel contesto internazionale.
Si percepisce chiaramente che dietro ad ogni manifesto c’è una storia, un aneddoto, un racconto di vita, a proporre una immagine di Cuba mediata dal grafico ma aderente alla sensibilità e all’emozione di chi quel manifesto guarda e decritta. Oggi è il visitatore della mostra, ieri era il cittadino e patriota cubano, chiamato ad essere protagonista di una grande, difficile epopea.
Diversi i filoni presenti in mostra. La celebrazione politica, innanzitutto. Ma anche i grandi temi e le realizzazioni sociali, dalla riforma sanitaria a quella agraria, alle campagne per l’educazione estesa a tutti. Poi la comunicazione culturale, verso la quale Castro mostrò ampio interesse, ed in particolare il cinema: straordinaria la sequenza di affiches (e di bozzetti) per i film o per le manifestazioni di e sul cinema.
La grande mancanza di mezzi economici, lungi dal deprimerli, sembra stimolare gli artisti, o meglio i grafici di tutte le generazioni verso una creatività effervescente e innovativa. Che, pur nel reale isolamento, riesce comunque a catturare e elaborare originalmente, spunti, fermenti, idee dalla vicina America ma anche dall’Europa.
"Mira Cuba"
L’arte del manifesto cubano dal 1959
28 settembre 2013 - 14 gennaio 2014
Spazi Espositivi di via Bertossi - Pordenone
Orario di apertura:
martedi’ > sabato 15.30 > 19.30
domenica 10.00 > 13.00 - 15.30 > 19.30
chiuso: lunedì, 1 novembre, 25 dicembre e 1 gennaio 2014
Ingresso: intero € 3,00 – ridotto € 1,00
fonte aise
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