giovedì 13 dicembre 2012
Tanta Italia alla Biennale di Montevideo
Il 22 novembre scorso si è aperta la Biennale di Montevideo, il cui tema è il rapporto tra il Sud del mondo e la modernità. Si tratta di una rassegna, dal titolo "El gran Sur", che prevede una importante presenza italiana, anche grazie alla collaborazione dell'Istituto Italiano di Cultura a Montevideo.
L'evento, che resterà aperto fino alla fine del prossimo mese di marzo, ospita opere di oltre cinquanta artisti di eccellenza provenienti da tutto il mondo. La presenza italiana è affidata ad una voce storica e ad un artista tra i più interessanti del panorama italiano contemporaneo: il genovese Luca Vitone, artista neoconcettuale noto per proposte sorprendenti come 'Gli occhi di Segantini' prodotta nel 2007 per il MART di Rovereto.
A Montevideo Vitone, riprendendo suoi precedenti lavori su cartografie reali ed immaginarie, ha prodotto una serie di false banconote ottocentesche uruguayane, con richiami ad ideali sociali utopistici, disposte negli sportelli storici della sede centrale del Banco de la Republica all'ombra di piantine di edera che cresceranno nel corso della Biennale stessa. Un'opera viva per una manifestazione destinata a vivacizzare la vita culturale uruguayana.
La voce del passato è quella del padre salesiano Alberto Maria De Agostini, di cui viene presentato nella sezione di videoarte, in struggente contrasto con modernissime opere digitali, il documentario del 1933 "Terre magellaniche", straordinaria testimonianza della presenza indigena nella Terra del Fuoco e del contrasto con l'avanzare della civiltà industriale.
fonte il velino.it
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