giovedì 29 novembre 2012
Scienziati convinti di poter 'resuscitare' la specie del Solitario George
Nel giugno scorso, nelle isole Galapagos, moriva 'Solitario George', la tartaruga gigante che era diventata simbolo di quelle isole e che era l'unico esemplare della sua specie. Oggi, alcuni scienziati si dicono convinti di riuscire a 'resuscitare' quella specie. Sarebbe una cosa senza precedenti.
Questi ricercatori dicono infatti di essere in grado di "riportare in vita" la sottospecie della Isla Pinta, stabilendo un programma di inseminazione con altre 17 tartarughe che hanno caratteristiche genetiche simili a quelle di Solitario George, morto il 24 giugno di quest'anno nell'arcipelago dell'Oceano Pacifico di fronte alla costa dell'Ecuador e che in diverse occasioni gli scienziati avevano cercato, senza successo, di far riprodurre.
Edwin Naula, direttore del Parco Nazionale delle Galápagos, ha detto, nel corso di un'intervista, che le probabilità che questo esperimento possa avere successo sono molto alte. "Sarebbe la prima volta che una specie viene recuperata dopo che è stata dichiarata estinta", ha detto Naula. Cosa che non può accadere dalla notte alla mattina. "Saranno necessari moltissimi anni. Le specie che abbiamo esaminato non sono discendenti puri di Solitario George".
Gli scienziati hanno prelevato il DNA di 1600 tartarughe a Volcan Wolf e hanno incontrato la varietà Pinta in 17, sebbene la struttura genetica sia diversa. Ora, pare che attraverso l'inseminazione si possano ottenere specie 'al cento per cento pure". Le 17 tartarughe selezionate sono state trasferite dall'isola Isabella al centro di inseminazione di Isla Santa Cruz, isola principale dell'arcipelago, la cui flora e fauna hanno ispirato il lavoro di Charles Darwin sull'evoluzione della specie.
Almeno 14 specie di tartarughe giganti abitavano originariamente le isole situate a 1000 chilometri dalla costa ecuadoriana, ma ne sono sopravvissute solo 10. Per i 180.000 turisti che arrivano annualmente alla Galapagos, era obbligatoria la visita a Solitario George.
Prima che l'uomo arrivasse, le isole erano 'abitate' da decine di migliaia di tartarughe giganti. La cifra è crollata approssimativamente a 3000 nel 1974, ma un programma di recupero attuato dal Parco Nazionale e dalla Fondazione Charles Darwin, ha ottenuto il risultato di stabilizzare la popolazione delle tartarughe intorno ai 20.000 esemplari.
L'età di Solitario George al momento della sua morte non era certa, anche se gli scienziati hanno stimato che fosse intorno ai 100 anni, che, tra l'altro, per una tartaruga gigante non erano poi così tanti.
Fonte AP
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