Alla vigilia della Conferenza dello Onu sullo sviluppo sotenibile, Rio+20, il rapporto Panorama ambientale globale, presentato proprio a Rio de Janeiro, nell'ambito del Programma delle Nazioni Unite per l’ambiente (Unep), esorta l'America Latina con i suoi 23% dei boschi tropicali e il 31% delle risorse idriche del pianeta a raddoppiare i suoi sforzi per preservare una tale ricchezza ambientale”creando nuove politiche e applicando quelle vigenti.
Le ricche risorse naturali latinoamericane e caraibiche ”sono fondamentali per la salute ambientale di tutto il pianeta” evidenzia lo studio elencando l’aumento demografico e quello dei consumi come ”le principali minacce” in una regione che ha perso il 30% della sua biodiversità dal 1992, anno del primo Vertice delle Terra di Rio. ”L’economia locale dipende molto da questa ricca biodiversità che tuttavia è sempre pià minacciata dalle attività dell’uomo”.
La popolazione regionale ha raggiunto nel 2010 i 583 milioni di persone, oltre il doppio rispetto al 1960, che per il 79% abitano nei centri urbani. Favorito proprio dal processo di urbanizzazione e aumento del reddito il consumo di alimenti ed energia è cresciuto di pari passo con la deforestazione facendo perdere all’America Latina quattro milioni di ettari di foreste per anno tra il 2005 e il 2010. Le preoccupazioni dell’Unep sono rivolte anche alle riserve di acqua potabile e alla contaminazione dei fiumi, dei mari e dell’aria.
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