lunedì 30 gennaio 2012

"Abya Yala: una visión indígena", parola di Evo Morales

Alla prossima Fiera del Libro de L'Avana a Cuba, sarà presentato un libro dal titolo "Abya Yala: una visión indígena" che si apre con un prologo del presidente boliviano Evo Morales, il primo presidente indigeno a guidare la nazione. L'opera fa parte della collezione 'Letras Urgentes' curata dal gruppo editoriale Prensa Latina, che ha voluto affrontare le tematiche più attuali dell'America Latina e dei Caraibi.

Il libro è stato realizzato in collaborazione il gruppo editoriale Scienze Sociali e contiene inchieste, interviste, cronache e articoli sui popoli indigeni. Nel suo prologo, Evo Morales, definisce il libro il libro come "un approccio inedito alle problematiche dei nostri popoli originari", aggiungendo che permetterà alle prossime generazioni di conoscere la cultura dei saggi antenati e fondatori, così come la continuità dei loro insegnamenti.


Morales è convinto che il libro contenga "i sogni che chiunque può realizzare nel nostro paese, il nostro Abya Yala, che siamo tutti noi". Il presidente boliviano ricorda che prima dell'arrivo di Cristoforo Colombo, il continente latinoamericano era uno solo: Abya Yala, che letteralmente significa terra di sangue vitale.

"Abya Yala" è la seconda pubblicazione di questo genere nella collezione "Letras Urgentes" dopo l'uscita di "SOS Amazonía", anche in questo caso realizzata grazie ai contributi dei vari corrispondenti di Prensa Latina.  "Abya Yala: una visión indígena" include 50 opere prodotte da 25 autori che mostrano come nel suo passaggio al XXI secolo i popoli originari latinoamericani chiedono un equo riconoscimento dei loro valori ancestrali per potersi proiettarsi nel futuro.

Il libro contiene anche gli aspetti legati alla partecipazione degli indigeni nelle istituzioni parlamentari e governative nel contesto dei processi in atto nel paese latinoamericano, così come la difesa delle loro lingue e delle altre espressioni culturali autoctone alla luce dell'utilizzo delle nuove tecnologie.


Nessun commento:

Posta un commento