martedì 6 dicembre 2011

Spagna, i latinoamericani ritornano nei propri paesi di origine

La crisi economica e l'elevato tasso di disoccupazione in Spagna sta costringendo gli immigranti latinoamericani ad abbandonare il paese iberico e a far ritorno nelle nazioni di origine. Secondo i dati della Segreteria di Stato sull'immigrazione e emigrazione, il numero di ecuadoriani, colombiani, peruviani, argentini e cubani presenti in Spagna, nel primo trimestre del 2011 si è ridotto.

Nei primi tre mesi dell'anno hanno abbandonato la Spagna 3.234 ecuadoriani (7,16%), 1.751 colombiani (4,55%) e 1.511 peruviani (2,88%). Gli argentini si sono ridotti del 3,88%. In controtendenza i boliviani che hanno fatto registrare un aumento dell'11,83% e i paraguaiani del 12,74%. L'arrivo di stranieri in Spagna è cominciato a diminuire nel corso degli ultimi tre anni, passando da 480.974 del 2009 ai 465.169 del 2010.

Quest'anno, secondo le previsioni ufficiali, le presenze caleranno a quota 450.000 e per la prima volta in dieci anni l'emigrazione supererà l'immigrazione. Un esodo che sta coinvolgendo anche gli spagnoli, 27.000 quest'anno, il 23% in più del primo semestre del 2010 e tra questi molti sono giovani laureati.

 L'Ecuador continua ad essere il paese latinoamericano con maggiori presenze in Spagna, seguito da Colombia, Bolivia e Perú. In totale gli immigranti latinoamericani sono 1.426.490 persone, il 28,22% del totale, comunque un numero minore rispetto ai 2.064.404 cittadini dell'Unione Europea, composti principalmente da rumeni, britannici e italiani.

Il tasso di disoccupazione tra gli stranieri si è alzato al 32,72% nel terzo trimestre dell'anno con 15.000 persone che hanno perso il lavoro per un totale di 1.154.200. Gli stranieri residenti in Spagna si concentrano molto in Catalogna e Madrid con più del 46% del totale. Per sesso, le donne rappresentano la maggioranza: Brasile (75%), Colombia (64%), Ecuador (56%), Argentina (56%) e Repubblica Dominicana (54%).

fonte Ansa

Nessun commento:

Posta un commento