mercoledì 14 maggio 2014

In Nicaragua una malattia sconosciuta e silenziosa ha già fatto 20.000 morti

Una malattia sconosciuta che danneggia rapidamente i reni colpisce da anni una gran parte del Centro America, specialmente El Salvador e Nicaragua, dove, in quest'ultimo paese, si sono registrati circa 20.000 morti. Viene descritta come una malattia silenziosa che in poco tempo danneggia gli organi e provoca la morte del malato in pochi mesi.

Secondo quanto ha pubblicato anche il New York Times, fino a questo momento i medici e i ricercatori poco sanno intorno a questa infezione, che viene chiamata con una sigla inglese, CKDu (infermità cronica dei reni di causa sconosciuta) e sulla quale ci sono varie teorie su quello che sta accadendo. 



Alcuni dicono che sia legata al calore e alla disidratazione cronica che soffrono le popolazioni di questi paesi. Altri accusano gli effetti dei prodotti chimici tossici che vengono utilizzati nelle piantagioni di canna da zucchero che circondano le piccole città. In ogni caso, è poco quello che i ricercatori hanno scoperto e la gente continua a morire senza sapere per quale motivo questo accada. 

C'è un punto che ha richiamato l'attenzione dei ricercatori, come segnala l'articolo del quotidiano statunitense, quello relativo alle ultime segnalazioni su cui si sono focalizzate le ricerche: la città nicaraguense di Chichigalpa, dove si trova il mulino di canna da zucchero più importante. In questa località ci sono molti casi nei quali, nella stessa famiglia, sono morti, quasi contemporaneamente e improvvisamente padre e figlio, senza aver lamentato in passato nessun problema di salute.

Gli abitanti di questa zona dicono che cominciarono a notare i segnali di questa malattia poco dopo che il governo del Nicaragua aveva privatizzato i mulini di canna da zucchero, nel 1992. L'industria ebbe una rapida crescita in quegli anni e ha portato anche un maggior numero di malati.

Tuttavia, i governi di questi paesi dicono che poco possono fare per prevenire le morti fino a che i ricercatori non avranno portato qualche risultato positivo. La stessa cosa sostiene anche il Banco Mondiale, che ha investito milioni di dollari nello sviluppo di questo settore e ha anche finanziato le ricerche. I proprietari dei mulini respingono che questa situazione sia collegata con il lavoro nei loro impianti e si difendono dicendo che, prima di ogni raccolto, effettuano visite mediche ai lavoratori per controllare il loro stato di salute. 

I contadini si mostrano poco speranzosi e non sono convinti che si possa trovare una cura a questa malattia. Un avvocato statunitense, Kristen Genovese, che ha già difeso alcuni ex lavoratori malati, ritiene che si debba fermare il prestito di 55 milioni di dollari del Banco Mondiale verso alcuni importanti mulini, almeno fino a quando non vengano fatti esami sulla malattia e sulla possibile relazione con l'attività di queste industrie.

In sintonia con questa opinione anche il Centro per il Diritto Internazionale Ambientale a Washington, altro ente che ha difeso i cittadini che vogliono conoscere le cause della CKDu. "Il governo del Nicaragua non ha fatto niente per aiutare questa gente", dicono.

fonte infobae.com

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