venerdì 7 febbraio 2014

Brasil 2014: Pelé 'addolorato' per i ritardi e 'preoccupato' per l'attacco verdeoro

E' un Pelè 'addolorato' quello che confida alle pagine del sito del quotidiano "O Estado de Sao Paulo" la sua preoccupazione per i ritardi nei lavori per i Mondiali di calcio in Brasile. L'ex campione brasiliano dice di aver passato anni visitando paesi di Africa, Asia e Europa per promuovere il suo Brasile come organizzatore del Mundial.

"Sono triste. Abbiamo trascorso quattro anni facendo incontri per guadagnare il diritto di ospitare il Mondiale. Sono stato uno di quelli che ha girato il mondo a chiedere voti perchè il Brasile vincesse questo diritto. E' difficile capire perchè ci sono questi ritardi. Il tempo per fare tutto c'era", ha detto Pelè.


"Questa era un'opportunità per il Brasile, non solo a livello di calcio, La Confederations Cup, il Mondiale e le Olimpiadi del 2016, sono un'occasione per portare tantissimi turisti nel nostro Paese e far lavorare moltissime persone. Purtroppo, stiamo facendo un passo falso in questa direzione", ha aggiunto "O Rei".

Per quanto riguarda le proteste che sono scoppiate, anche recentemente nel grande paese latinoamericano, Pelè ha dichiarato che sono legittime, ma ha chiesto di 'rimandarle' a dopo l'evento che si svolgerà tra giugno e luglio. "Vogliamo reclamare? Facciamolo, ma non è questo il momento per farlo. Facciamolo per tutti i giocatori, che niente hanno a che vedere con la corruzione e l'amministrazione politica".

Pelè esulta dopo uno dei suoi tanti
gol con la maglia della nazionale
Pelè parla anche della sua nazionale, sicuramente favorita alla vittoria finale, ma anche in questo caso appare un po' preoccupato. "Il Brasile è sempre stato ammirato per i suoi attaccanti e i suoi gol. Credo che questa sia la prima volta nella storia nella quale l'attacco crea un po' di preoccupazione". 

Secondo Pelè, la nazionale verdeoro guidata da Felipe Scolari, questa volta è migliore a centrocampo e in difesa, mentre davanti qualche difficoltà la vede. Stranamente il grande campione sembra "dimenticarsi" di Neymar perchè dice: "Dobbiamo ricordarci che Fred non è un ragazzino. Non possiamo dipendere solo da Fred". 

Infine, al di là del Brasile, Pelè indica in Spagna e Germania come le nazionali migliori del prossimo Mundial. "Hanno una squadra consolidata da ormai cinque anni".

fonte Efe

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