martedì 21 gennaio 2014

27 gennaio, Giornata della Memoria, Assemblea Teatro 'parla' degli ebrei dell'Uruguay

In occasione della Giornata della Memoria, anche quest'anno Assemblea Teatro lavora con diverse proposte, con le scuole e nelle serate che stanno attorno alla data simbolo del 27 gennaio. Tra queste, il 24 gennaio all'Auditorium Giovanni Arpino di Collegno (To), va in scena "Rifka", storia che narra di come un ebreo uruguaiano riuscì a sposare una donna ebrea-polacca offrendo su un giornale un "matrimonio".

Uno spettacolo proveniente dall'Uruguay, interpretato magistralmente da Veronica Caissiols e dedicato ai tanti ebrei che fuggirono il Nazismo in Europa per cadere successivamente nella violenza delle dittature latinoamericane degli anni ’70.


Veronica Caissiols in una scena
dello spettacolo
Nel 1935 Boruk un signore ebreo di Montevideo, nella Repubblica Orientale dell’Uruguay, cerca un’ebrea polacca per sposarla e salvarla dalla guerra imminente. Rifka  che allora aveva appena compiuto 18 anni, legge  l’annuncio sul giornale e riesce a mettersi  in contatto con l’uomo per iniziare la sua nuova vita. Parte e raggiunge Montevideo. L’Uruguay è accogliente, tollerante, vitale e non si parla di guerra. 

Rifka, correndo contro il tempo, si organizza con il marito e riesce a raccogliere i soldi per far venire  tutta la sua famiglia a Montevideo. In pochi anni arrivano tutti tranne il padre che non rivedrà più. E' il 1939 ed ormai la Polonia è invasa da Hitler: Durante la guerra nasce una figlia. E' proprio lei a ripercorrere quella il racconto della madre che ha trovato e che di fronte a noi tiene tra le mani. Conosce i suoi incubi, le sue visioni di bambini sterminati. Proprio a lei spetta il compito di raccontare questa storia prima che altre dittature travolgano il continente sudamericano.

Rifka, nome polacco che vuol dire Rebecca, è il racconto di una storia vera scritta e pubblicata in Uruguay alcuni anni fa.  L’autrice, tuttora vivente, non è una scrittrice ma una donna semplice che ha voluto offrire una testimonianza del tragico destino degli ebrei nel secolo scorso. Colpisce la semplicità e l’umanità di questa donna  che porta nella sua memoria, con un calore latino acquisito, un dolore cristallino e innocente per la perdita del padre. 

Lo spettacolo viene poi riproposto anche il 25 gennaio al Teatro Silvia Coassolo di Cantalupa, in occasione della serata inaugurale di 'Incroci', rassegna itinerante realizzata dalla Provincia di Torino con la direzione artistica di Assemblea Teatro e Teatro delle Forme. In questa serata, prima di 'Rifka' verrà proposto il racconto "Una certa Jolanda" di Anita Luksenburg.

E' la storia di Sara, un’ebrea polacca che vive in Uruguay, aspettando di essere visitata dal suo ginecologo, scopre su una rivista l’identità della donna che l’ha salvata dallo sterminio nazista a Varsavia. La sua identità prende lentamente corpo mentre rivela, in una lettera alla sua salvatrice, i sentimenti che l’hanno accompagnata dal momento della separazione dai suoi genitori e le conseguenze che hanno segnato la sua vita.  La risposta di Irena scatena il desiderio di vivere di Sara, di progettare una felicità capace di convivere con la disperazione.

24 gennaio, ore 21.00
Auditorium Giovanni Arpino 
Via Bussoleno 50 / Collegno

Veronica Caissiols - Teatro Reon
Rifka
da Rifka di Ana Wiernik
drammaturgia di Anita Luksenburg
regia Elena Zuasti – Fulvio Ianneo

25 gennaio 2014 – ore 21,00
Teatro Silvia Coassolo
via Roma 18 - Cantalupa

Rifka

lo spettacolo sarà preceduto dal racconto
Una certa Jolanda
di Anita Luksemburg

Ingresso unico € 5

Nessun commento:

Posta un commento