lunedì 16 dicembre 2013

Brasile, un Mondiale che sta cominciando a costare troppo in vite umane

Due operai hanno perso la vita in Brasile mentre lavoravano negli stadi che dovranno ospitare il prossimo Mondiale di calcio. Sono arrivate a sei le vittime, tutti lavoratori addetti alla costruzione o ristrutturazione dei 12 stadi brasiliani. Tra gli ultimi a perdere la vita, Marcleudo de Melo Ferreira, 22 anni, e José Antonio de Nascimento, 49 anni.

Il Ministero Pubblico del Brasile ha ora richiesto l'immediata sospensione dei lavori nello stadio Amazzonia, una richiesta "urgente e immediata", perchè l'attività sia fermata nell'impianto che ospiterà il 14 giugno il match tra Italia e Inghilterra.


Marcleudo de Melo Ferreira è morto per le ferite riportate dopo la caduta da 35 metri mentre stava installando la copertura su una delle torri che ospita i riflettori dello stadio. Dieci ore dopo l'incidente di Ferreira, un altro operaio, José Antonio de Nascimento, 49 anni, è morto a causa di un attacco cardiaco mentre lavorava nello stesso stadio.

La sospensione richiesta intende bloccare tutte le attività che vengono svolte nell'impianto amazzonico e che richiedono un lavoro 'in altezza', almeno fino a che non vengano garantite le condizioni di massima sicurezza. E' prevista una multa di circa 50.000 dollari al giorno se non sarà rispettato l'ordine di sospensione dei lavori, che, in teoria, dovrebbero concludersi nel prossimo mese di gennaio, come ha comunicato il Comitato Organizzatore dei Mondiali brasiliani. 

Prima di queste due ultime 'morti bianche' dell'Arena Amazzonia, sempre qui a Manaus, lo scorso maggio, era deceduto un altro operaio, mentre due uomini erano caduti dal tetto dello stadio Itaquerao di San Paolo, dove è in programma la partita d'apertura del Mondiale 2014, infine un altro incidente mortale si è verificato lo scorso anno allo Stadio Nazionale Mané Garrincha di Brasilia.

fonte Ansa

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