martedì 25 giugno 2013

Le tarantole cilene che girano il mondo come esotiche mascotte

Sono docili, tranquille, non vanno molto accudite e non si devono portare a passeggio in strada. In Cile c'è una fattoria dove vengono allevate tarantole che poi vengono esportate, e con grande successo, in Europa, Asia e Stati Uniti, dove vengono vendute come esotiche mascotte.

Questa fattoria è di proprietà di Juan Pablo Orellana, un agronomo fanatico dei documentari sugli animali, che colleziona e alleva i "ragni pulcino", come vengono chiamate in Cile queste grandi e pelose tarantole, che fanno abbastanza impressione per le loro dimensioni, ma sono inoffensive.


Per un prezzo di 25 dollari l'una (più le spese di spedizione) e l'obbligo di alimentarle con scarafaggi o vermi vivi una volta alla settimana, chiunque può acquistare e tenere in casa una di queste tarantole, che se femmine possono vivere fino a 25 anni.

"Non tutti possono tenersi in casa un cane o un gatto. Le tarantole sono più economiche e non necessitano di molta attenzione. Inoltre, oggi, attraverso la televisione e internet, la gente ha cominciato a conoscere questo tipo di animali esotici e vuole tenerli dentro casa", ha detto all'Afp il veterinario Juan González.

Ogni anno, la fattoria di Orellana esporta circa 30.000 tarantole, che viaggiano in aereo, dentro scatole areate e con un regolare certificato verso le loro nuove destinazioni. "La cosa più affascinante per me è uscire alla ricerca di nuovi ragni da allevare", ha spiegato Orellana, che va per le colline intorno a Santiago del Cile alla ricerca di specie molto difficili da trovare.

Seconto quanto spiega l'agronomo, in Cile ci sono solo undici di queste specie di tarantole che sono state descritte scientificamente, anche se lui ne ha più di venti. Nel suo allevamento ce ne sono di tantissime varietà e colori: alcune con l'addome rosso, altre tutte marroni oppure rosate e con più o meno pelo.

Partita come una semplice passione e come studio di questo tipo di animali, l'attività di Orellana è poi diventata un business, tanto da dover creare una vera e propria azienda, la Andespiders, nella quale lavora tutta la sua famiglia. Dopo averle tenute in casa, ora le tarantole vengono allevate in un edificio esterno e la loro 'manutenzione' è fatta dalle donne. 

"Per allevarle ci vuole molta mano d'opera e molto specializzata. Io preferisco che questa mano d'opera sia femminile, perchè i ragni sono molto delicati e se si rompono una zampa o cadono, possono anche morire. La loro crescita ha bisogno di tempo e di molta attenzione, alimentandole con grilli e vermi e soprattutto facendo attenzione a tenerle separate", ha proseguito Orellana.

In cattività, perchè possano arrivare ad avere una dimensione giusta per poterle vendere, sono necessari almeno due anni e mezzo di allevamento. "I ragni inoltre devono vivere da soli, ce l'anno nel loro Dna, non possono vivere in coppia. Quando sono molto piccole hanno già l'istinto del combattimento e vanno divise, per evitare il cannibalismo", ha spiegato il dottor González, che segue Orellana in questa sua 'particolare' attività.

A quanto pare il mercato più interessato a questo tipo di 'animali da compagnia' sono gli Stati Uniti, anche se in questo paese l'interesse è più per il volume della tarantola piuttosto che per la particolarità della specie. L'Europa invece è un mercato più 'sensibile' alle caratteristiche scientifiche degli animali, anche se gli ordini sono molto minori rispetto a quelli degli Stati Uniti.

Oltre alla vendita, dall'allevamento del signor Orellana partono ragni per il Dipartamento di Tecnología Medica della Università di Antofagasta, nel nord del Cile, dove vengono studiate le capacità anticancerogene e antibatteriche del veleno di alcuni ragni e scorpioni cileni.

Tra le tante tarantole che lasciano l'allevamento, una però non viene venduta, anzi ha un posto davvero speciale. Si tratta di "Rufina", una tarantola marrone pelosa e dalle dimensioni di un palmo di mano che Orellana regalò alla moglie quando si fidanzarono.

fonte Afp

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