venerdì 19 ottobre 2012

Il governo del Costa Rica si schiera a favore degli squali


Nonostante la fama di 'killer' che si portano dietro, soprattutto per quello che alcuni film e documentari hanno raccontato, gli squali hanno trovato uno stato latinoamericano che ha deciso prendere le loro difese: si tratta del Costa Rica.

Il governo del presidente Laura Chichilla, ha infatti lanciato in questi giorni la 'tolleranza zero' alla pesca e alla mutilazione degli squali. La presidente costaricense ha infatti firmato un decreto esecutivo che proibisce l'asportazione delle pinne di squalo e l'importazione dei prodotti per eseguire questa pratica.


In inglese questa pratica di pesca si chiama 'shark finning' e consiste nel cattuare lo squalo, asportargli le pinne e poi, così mutilato, rimetterlo in mare, dove inevitabilmente muore  per asfissia non potendo nuotare regolarmente e non potendo far circolare l'acqua nelle proprie branchi per,alla fine, venir divorato dagli altri pesci.

Laura  Chinchila ha detto che questa decisione obbedisce a criteri ambientali, ma anche ad aspetti economici e sociali. Lo shark finning "è una pratica che il Costa Rica non accetta e vogliamo inviare un chiaro segnale del nostro rifiuto a questo tipo di attività" ha aggiunto la mandataria costaricense.

Il fatto che gli squali siano animali migratori, provoca che queste minacce siano possibili in molti luoghi e non solo in Costa Rica, che in ogni caso ha voluto lanciare un messaggio forte sia a chi pratica questa attività, sia agli altri governi in modo tale che prendano una posizione chiara e decisa sull'argomento.

fonte Ansa

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