giovedì 26 luglio 2012

"Corpo a corpo", un libro provocatorio di Gabriela Wiener


Gabriela Wiener, peruviana, è una giornalista 'gonzo', termine usato per definire uno stile di chi si immerge nei fatti, provandoli fisicamente e descrivendoli senza dover essere rigidamente oggettivo. La sua ultima opera letteraria si intitola "Corpo a corpo" dove vengono raccolte una serie di cronache il cui filo conduttore è il corpo. Il travestitismo, le carceri di massima sicurezza, la poligamia, la prostituzione, lo scambio di coppie, la maternità: tutto attraversa il corpo della giornalista. 


Un percorso temerario e trepidante, 13 divertenti crónicas con uno spaccato sui lati più oscuri e meno esplorati della nostra società. Inizia con un viaggio dantesco attraverso le carceri sudamericane per studiare il linguaggio segreto dei tatuaggi, segue poi l'esplorazione dell'universo degli scambisti; una traversata notturna dei tenebrosi sentieri del Bois de Boulogne; l'esperienza in prima persona della donazione di ovuli; un rituale d'assunzione dell'ayahuasca nel mezzo della selva amazzonica. 



Il tutto con il fine di provare personalmente quello di cui poi scriverà. Un'esperienza dalla quale questa eroina latinoamericana del giornalismo gonzo esce indenne, potendola raccontare con un sarcasmo e una perspicacia degne dei migliori maestri del nuovo giornalismo sudamericano.


Gabriela Wiener, nata in Perù nel 1975, vive a Barcellona dal 2003. Scrittrice, poeta e giornalista,collabora con diversi quotidiani e riviste come Etiqueta Negra, El País e La Vanguardia. Una delle voci più innovative della nuova crónica latinoamericana, giornalista gonzo degna erede di Hunter S. Thompson e David Foster Wallace.


Questa autrice si immerge nella realtà che vuole raccontare, si espone sempre in prima persona con grande coraggio e lucidità e parla di sesso senza clamore ma anche senza pudore per smascherare tanti falsi miti di uno dei più grossi tabù di tutti i tempi.


"Corpo a corpo"
di Gabriela Wiener
Edizioni LaNuovafrontiera
Euro 13,00


traduzione dallo spagnolo di Francesca Bianchi

Nessun commento:

Posta un commento