venerdì 13 aprile 2012

"Cronache dal continente che non c'è"

Alma Guillermoprieto
Eva Perón e Sendero Luminoso, la guerra civile in El Salvador e la Cuba di Fidel Castro, l'avventura politica di Mario Vargas Llosa e il ruolo delle telenovelas nell'impeachment del presidente brasiliano Collor de Mello. Pubblicate a partire dagli anni Ottanta su The Washington Post, The New Yorker e The New York Review of Book le ormai leggendarie crónicas di Alma Guillermoprieto raccontano il lato più umano e spesso ignorato di alcuni dei più importanti avvenimenti dell'America Latina degli ultimi trent'anni. La storia di un continente desaparecido che, lontano dai nostri occhi, lotta e si dibatte per trovare una sua via per la modernità.

Alma Guillermoprieto è nata a Città del Messico nel 1949 e, adolescente, si trasferisce con la madre a New York per studiare danza moderna. Ballerina professionista fino al 1973, alla fine degli anni Settanta inizia a collaborare prima con The Guardian, poi con The Washington Post. Nel 1982, è stata la prima giornalista a denunciare i massacri di civili in El Salvador con un reportage per il quale ha rischiato la vita.

Negli anni Ottanta è stata responsabile del Sudamerica per Newsweek. Nella decade seguente ha iniziato a scrivere lunghe crónicas per The New Yorker e The New York Review of Book. Perfettamente bilingue, dice di essere nell’insolita e privilegiata posizione di chi può spiegare l’America Latina a un pubblico statunitense da un punto di vista latinoamericano.

"Cronache dal continente che non c'è"
di  Alma Guillermoprieto
Traduzione dall'inglese Nazzareno Mataldi
Pp. 320 - euro 14,00
Edizioni LaNuovafrontiera

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