La scrittrice Neria De Giovanni |
Il documentario, illustrato dalla stessa Neria De Giovanni e contenente anche un intervento dell’ambasciatore della Repubblica Argentina in Italia, Torcuato Di Tella, ripercorre, come il libro, i luoghi romani di Lola Mora: dalla sua casa atelier, visitata dai più celebri personaggi dell’epoca quali la regina Margherita e Gabriele D’Annunzio, al Caffè Greco di via Condotti, storico ritrovo di artisti e intellettuali; e volge uno sguardo anche alla Fontana delle Naiadi di Piazza Esedra, opera di Mario Rutelli, ma così simile nell’ispirazione alla Fontana delle Nereidi realizzata da Lola Mora per la piazza centrale di Buenos Aires.
Nel libro, la storia della scultrice si intreccia con le vicende politiche del suo Paese tra l’800 e il 900, in quanto con lei inizia la committenza pubblica alla scultura nazionale argentina, fino ad allora affidata ad artisti europei, come il francese Rodin e l’italiano Monteverde. Neria De Giovanni, nota studiosa di Grazia Deledda, in "Lola Mora - l’Argentina di Roma" rivela anche un particolare inedito e finora sconosciuto sull’amicizia tra la scrittrice sarda e l’artista tucumana, durante il loro soggiorno romano.
"Sono molto felice che il mio libro arrivi proprio nella città dove Lola ha vissuto a lungo, ha lavorato ed è morta nel giugno del 1936", ha dichiarato Neria De Giovanni. "Inoltre l’11 novembre è una data magica, irrepetibile, unica: 11.11.2011. Forse non a caso la direttrice dell’Istituto Italiano di Cultura, Giuliana Dal Piaz, ha scelto di organizzare la mia conferenza questo giorno, la cui unicità ben si addice ad una donna unica come fu Lola Mora".
Fonte Aise
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