La Repubblica Dominicana è una grande generatrice di rifiuti solidi che causano disagio e inquinamento, ma d'ora in avanti i rifiuti potranno essere scambiati in borsa dopo l'accordo tra Agenzia degli Stati Uniti per lo Sviluppo Internazionale (USAID) e la Commissione Centroamericana per l'Ambiente e lo Sviluppo (CCAD), che hanno messo in funzione la Borsa dei Rifiuti industriali del Centro America e Caraibi (BORSICCA).
D'ora in poi questi rifiuti potranno essere scambiati in borsa, così come avviene con determinate materie agricole, questo è ciò che è nato dall'accordo tra l'Agenzia degli Stati Uniti per lo Sviluppo Internazionale (USAID) e la Commissione Centroamericana per l'Ambiente e lo Sviluppo (CCAD), hanno messo in funzione la Borsa dei Rifiuti industriali del Centro America e Caraibi (BORSICCA), in particolare per quelli della Repubblica Dominicana.
In concreto, il meccanismo di negoziazione consente di far entrare in contatto chi possiede un rifiuto e non sa cosa farsene e chi lo può comprare, perché ne ha magari bisogno per un qualsiasi processo di produzione, sia all’interno della Repubblica Dominicana che a livello internazionale. Il meccanismo funziona tramite un sistema elettronico che consentirà alle aziende coinvolte di raccogliere, riciclare e valorizzare i rifiuti, mentre chi è interessato potrà fare offerte. Queste offerte possono essere, ad esempio, di plastica, cartone, vecchi pneumatici, batterie, metalli, tra gli altri rifiuti. Lì ci saranno probabilmente persone interessate ad acquistarli.
Nella presentazione di BORSICCA il rappresentante dell’Accordo di Cooperazione USAID e CCAD, Ricardo Aguilar, ha informato che attraverso la borsa sono state realizzate transazioni per oltre 200 tonnellate di rifiuti. L'aspirazione del dirigente della società è che in Repubblica Dominicana entrino a far parte del sistema tra i 200 e i 300 utenti che possano commercializzare nel primo anno circa 100 tonnellate di rifiuti solidi. L'indirizzo elettronico www.borsicca.org è il modo per farlo. L'offerente non deve provenire necessariamente da una società di riciclaggio.
Qualsiasi cittadino può accumulare una notevole quantità di rifiuti e presentarla accedendo al sito indicato, ed effettuando previamente una serie di passi, ha spiegato a El Caribe la consulente ambientale Mariely Ponciano. Uno studio realizzato qualche tempo fa da USAID ha identificato nella Repubblica Dominicana 348 discariche a cielo aperto e tre discariche semi-controllate che accumulano 7.891 tonnellate di rifiuti al giorno, vale a dire circa tre milioni di tonnellate di rifiuti l'anno. In America centrale, secondo le statistiche dall’Organizzazione Panamericana per la Salute (OPS), ogni persona genera una media di un chilogrammo di spazzatura ogni giorno.
Il ministro dell'Ambiente Jaime David Fernandez Mirabal, parlando durante la presentazione di BORSICCA, ha proposto un incontro con la Federazione Domenicana dei Comuni (FEDOMU) e alcune accademie universitarie per presentare la Borsa dei Rifiuti Industriali ai sindaci, poiché sono i governi locali che gestiscono la maggior quantità dei rifiuti generati nel paese. "La gestione dei rifiuti solidi è un business redditizio. Ci auguriamo che i gestori dalle discariche diventino piccoli industriali, con questa iniziativa, tenendo conto del modo in cui gestiscono i rifiuti solidi ogni giorno", ha detto il funzionario. BORSICCA è nata nel 2007, ed opera già in Guatemala, Honduras, El Salvador, Nicaragua e Costa Rica. Conta fino ad oggi 500 utenti, 275 offerte e domande pubbliche e 215 tonnellate di rifiuti commercializzati, secondo le informazioni fornite.
Nella Repubblica Dominicana, entrata in quel gruppo di paesi, la Rete Nazionale di Appoggio Imprenditoriale alla Protezione dell'Ambiente (RENAEPA) sarà responsabile per l'attuazione del progetto. Il consigliere della Politiche Economiche della USAID, Duty Greene, nel corso dell’incontro ha sottolineato la necessità di mettere in atto meccanismi che contribuiscano in modo efficace a ridurre l'impatto delle problematiche causate dall'accumulo di rifiuti nel paese. "Con questa borsa si possono muovere i primi passi per affrontare questo male", ha sostenuto il rappresentante dell'organizzazione statunitense. Al lancio di BORSICCA hanno partecipato i rappresentanti delle aziende di riciclaggio dei rifiuti, del Comune di Distrito Nacional e della Fondazione per la Cura dell'Ambiente de La Zurza. Tra le preoccupazioni principali esternate nell’atto, con il consenso dei partecipanti, è stato citato l'effetto generato dall’accumulo di pneumatici per veicoli nel paese. La preoccupazione nasce, soprattutto per gli insetti che si accumulano dentro di essi.
fonte iila.org
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