domenica 29 maggio 2011

Allarmante deforestazione della selva amazzonica

La situazione della deforestazione della selva amazzonica si fa sempre più grave e allarmante, anche in base alle immagini satellitari mostrate dal governo brasiliano e che rivelano come nel periodo marzo-aprile di quest'anno la quantità di foresta abbattuta sia sei volte superiore allo stesso periodo del 2010: 593 chilometri quadrati di alberi abbattuti contro i 103 degli stessi mesi dello scorso anno. La zona più colpita è lo stato del Mato Grosso, centro delle piantagioni di soia in Brasile.

La maggior parte delle distruzioni si è verificato in seguito alla combustione di ampi tratti di foresta utilizzati per la coltivazione della soia e del cotone. La ministra dell'Ambiente, Izabella Teixeira, ha detto che queste immagini
"hanno lanciato un grande allarme" alle autorità. . Il ministero ha poi annunciato, in un comunicato, la creazione di un 'gabinetto di crisi' per evitare il disboscamento illegale e valutare la risposta a questa allarmante situazione. "Il nostro obiettivo è ridurre la deforestazione in luglio", ha aggiunto Izabella Teixeira nel corso di una conferenza stampa.

I dati analizzati hanno colto decisamente di sorpresa il governo, anche perchè, nello scorso mese di dicembre, una nota informativa aveva segnalato come la deforestazione della selva amazzonica fosse scesa al livello più basso degli ultimi 22 anni.
Il Congresso brasiliano sta sostenendo un acceso dibattito sulla possibilità di modificare la legislazione in tema di protezione della foresta amazzonica. Decisioni che devono essere prese in questo momento. Il Codice forestale in Brasile, approvato nel 1934 e successivamente modificato nel 1965, stabilisce la quantità di terra che ogni agricoltore può deforestare. La normativa attuale prevede che l'80% della proprietà di terreno nella foresta amazzonica sia mantenuto intatto, ma questa percentuale cala fino al 20% in altre zone. I

l tema è quello che vede alcuni sostenere una modifica della legge che impedisce lo sviluppo economico e che deve permettere maggiore uso della terra per l'agricoltura; altri invece vedono questa modifica solo come una sorta di amnistia per la deforestazione selvaggia e incontrollata effettuata in passato da molti agricoltori.
La proposta di questa modifica alla normativa è stata richiesta dal lider del Partito Comunista del Brasile (PCdoB) e nel Congresso conta dell'appoggio di un gruppo chiamato "ruralistas" e che la richiede per uno sviluppo agro-industriale del Paese.

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