domenica 13 febbraio 2011

America Latina e Giovanni Paolo II, un legame particolare

Il 1° maggio Karol Wojtila, che nel 1978 diventò Giovanni Paolo II, segnando per oltre venti anni la storia del mondo e della religione cattolica, sarà beatificato. Una beatificazione voluta dall'attuale Papa, Benedetto XVI, che ha raccolto l'immensa richiesta giunta da ogni parte del mondo, già all'indomani della morte del Papa polacco.

Giovanni Paolo II ebbe un rapporto molto particolare con il continente latinoamericano, nel quale effettuò ben 26 dei suoi tantissimi viaggi pastorali per il mondo. Il Papa 'viaggiatore' chiamava il Sud America "il continente della speranza". La prima volta che Karol Wojtila mise piede in America latina fu a pochi mesi dalla sua elezione al soglio pontificio, nel 1979, quando dal 25 gennaio al 1 febbraio di quell'anno, visitò la Repubblica Dominicana, il Messico e le Bahamas.

La visita in Messico, quattro mesi dopo essere diventato Papa, fu molto significativa anche per la sua volontà ad essere presente alla riunione del CELAM (Consiglio Episcopale Latinoamericano). I vescovi dell'America Latina ricordano quella visita del Papa come un momento di grande importanza dottrinale, oltre al ricordo emozionante per un contatto così diretto e così raro fino ad allora, con la più alta autorità della Chiesa, irraggiungibile agli occhi di molti.

In Messico, Giovanni Paolo II è stato poi altre cinque volte, quattro in Brasile, due in Perù, Uruguay e Argentina. In ogni sua visita aveva parole per tutti: per gli indigenti, per i minatori sfruttati, per i contadini perseguitati e contro ogni forma di dittatura. Con lo spirito del pastore, ma sfidando le regole dei vari dittatori, Wojtila ha visitato alcuni Paesi in momenti molto delicati della loro storia: l'Argentina dei militari nel bel mezzo della guerra con l'Inghilterra per le Malvinas nel 1982; nel Guatemala del generale Efraín Ríos Montt (1983); il Cile di Augusto Pinochet nel 1987 e il Paraguay del generale Alfredo Stroessner (1988).

Uno dei viaggi più 'dolorosi' fu quello in Guatemala del 1983, quando il regime militare del generale Ríos Montt ignorò completamente una richiesta di grazia da parte del Papa per alcuni detenuti nel braccio della morte, la cui sentenza fu eseguita praticamente quando il Giovanni Paolo II stava arrivando.

Rimase invece controversa la sua visita in Cile nel 1987, non tanto per il viaggio in se', ma per il fatto che Giovanni Paolo II, si affacciò al balcone del Palazzo de la Moneda, tristemente noto perchè lì morì assassinato il presidente Salvatore Allende, fatto uccidere da Augusto Pinochet, accettando di farsi fotografare proprio con il dittatore. Un gesto che fu interpretato come una sorta di volontà ad accettare la gestione del Paese da parte di Pinochet.

Infine uno dei viaggi storici di Papa Wojyila è stato quello del 1998 a Cuba, ultimo bastione del comunismo e dove la visita papale ebbe come risultato la liberazione di 200 dissidenti politici a meno di un mese dal suo arrivo sull'isola caraibica.

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