venerdì 7 gennaio 2011

Haiti, continua dopo un anno l'impegno della Caritas italiana

Dopo il sisma che il 12 gennaio 2010 ha colpito Haiti, provocando circa 230mila vittime, oltre 300mila feriti e un milione e mezzo di senza tetto, l'impegno della Caritas continua. Complessivamente, la rete Caritas ha raggiunto finora 2,3 milioni di persone con aiuti per oltre 37 milioni di euro. Sono stati attivati 726 "punti acqua" a vantaggio di 169 mila persone; 59 mila persone sono state visitate in ambulatori e in 130 cliniche mobili; 17 mila famiglie (circa 100mila persone) hanno ricevuto kit per la costruzione di ripari di emergenza; sono stati allestiti spazi ludico-ricreativi per 2.300 bambini.

Altre 100mila persone stanno beneficiando dei programmi di prevenzione e informazione avviati in risposta alla nuova emergenza colera, a Port-au-Prince e nella diocesi di Gonaives, nella zona dell'Artibonite. In particolare, Caritas Italiana è presente ad Haiti con tre operatori per il coordinamento degli aiuti e a sostegno della Caritas locale attiva con centinaia di operatori e volontari in tutte e dieci le diocesi del Paese.

Sono 51 i progetti finora avviati da Caritas Italiana, per circa 9,3 milioni di euro, di cui 3,2 milioni destinati all'emergenza, 3 milioni alla ricostruzione e la restante somma in ambito socio-economico, sanitario e formativo. Questo impegno della Caritas Italiana, a un anno dal sisma, è rendicontato in modo articolato in un "Rapporto" realizzato per l’occasione.

"Nella consapevolezza che – ha sottolineato mons. Vittorio Nozza, direttore di Caritas Italiana - le statistiche, i numeri e le voci di budget non possono raccontare il "faccia a faccia" con la tragedia, la fatica di abitare l’emergenza, la scelta di mettersi a servizio da compagni di strada e non da maestri".

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